I CHIERICHETTI IN DUOMO
DA BALLABIO E LECCO.
DIPLOMATI 5 CERIMONIERI

MILANO – Oggi fare il chierichetto, cioè servire all’altare durante la celebrazione Eucaristica e in occasione di altre funzioni, non è più un ruolo molto ambito come in passato. Chi decide di intraprendere questo valore lo fa con consapevolezza, rispondendo a una chiamata ben precisa che sente nel suo vivere la fede, spesso con la famiglia. In molte parrocchie non ci sono più, in altre sono pochi e non sempre riescono a esserci a tutto. Quando non ci sono lasciano sicuramente un po’ di vuoto alla funzione che il Sacerdote acclama lo stesso. C’è anche una grande bella novità: il ministrate – denominazione attuale del chierichetto ma poco usata – sta diventando al femminile: infatti sono sempre di più le bambine che intraprendono questo percorso una volta solo maschile.

Anche una rappresentanza di chierichetti delle parrocchie di Ballabio, Rancio, San Giovanni e Laorca, Lecco Centro accompagnati da don Marco Della Corna, Alfredo Vassena, Francesco Pedrazzini e Giovanni Piazza si è unita agli oltre 3000 bambini, ragazzi, adolescenti e giovani che si sono ritrovati nel Duomo a Milano con l’arcivescovo Mario Delpini per il Meeting diocesano che ha preso spunto da un versetto del Vangelo di Luca, Prepararono la Pasqua, e si è concluso con la consegna di 400 attestati ai partecipanti al corso Cerimonieri svoltosi nei mesi scorsi a Venegono, Lecco, Milano, Magenta e Biassono. A ricevere l’attestato anche un ragazzo di Ballabio e quattro della Basilica di San Nicolò.

“Voglio lasciarvi tre parole da ricordare – ha detto Kaire, l’arcivescovo – che insegnano a vivere, che rivelano il significato della vita: annunciazione, preghiera, esperienza. È questa la triplice consegna da scrivere nella bacheca dei chierichetti delle vostre parrocchie”.

I ministrati offrono uno splendido colpo d’occhio di una Chiesa allegra, giovane, entusiasta, fiera di indossare la propria veste bianca e rossa e di appartenere al Mo.Chi., il Movimento Chierichetti. Accanto all’Arcivescovo ci sono stati, il responsabile del Movimento, don Michele Galli, il rettore del seminario, don Enrico Castagna, i seminaristi di III teologia hanno aiutato nella preparazione del Meeting e alcuni sacerdoti impegnati con i ragazzi.