‘GRIDAVANO E PIANGEVANO’:
IL MAGISTRATO PRESENTA
IL LIBRO SULLE TORTURE DEL G8

Gridavano e piangevano - QLLLECCO – Nei giorni del G8 di Genova, nel luglio 2001, nella caserma di Bolzaneto centinaia di persone furono sequestrate e sottoposte a violenze e umiliazioni da parte di un gruppo di pubblici ufficiali. Come quelle subite da ragazzi che “gridavano e piangevano” mentre la loro dignità era stravolta.

Com’è potuto accadere tutto questo e perché è importante parlarne ancora, a oltre 13 anni di distanza da quegli avvenimenti? È la risposta a questa domanda il filo conduttore della presentazione del libro Gridavano e Piangevano, scritto da Roberto Settembre, giudice di Corte d’Appello nel processo per Bolzaneto.

«Ero di fronte a un evento non solo di dimensioni macroscopiche, ma di una particolare qualità: centinaia di cittadini non erano solo stati privati della libertà, non erano solo stati lesi nella loro incolumità fisica e psicologica. Erano stati vittime di comportamenti tesi a far sorgere sentimenti di paura, di angoscia, di inferiorità in grado di umiliarli cosí profondamente da ledere la dignità umana».

Roberto Settembre, ex magistrato, conosce bene i fatti drammatici accaduti nella caserma di Bolzaneto di Genova nei giorni del G8 tra il 20 e il 23 luglio 2001. Giudice a latere della Corte d’Appello nel processo a 43 pubblici ufficiali, accusati di aver commesso piú di cento reati contro oltre duecento parti offese, Settembre ripercorre violenze, maltrattamenti, umiliazioni inflitte a centinaia di cittadini italiani e stranieri dai loro aguzzini. Senza enfasi, nell’ottica inconsueta del giudice, lascia che i fatti stessi procurino l’indignazione che meritano.

Gran parte di quei reati efferati non sarebbero caduti in prescrizione se li avessimo chiamati con il loro nome: torture. Ventisei anni dopo la Convenzione dell’Onu, la Commissione di giustizia discute tra le polemiche un decreto legge – al ribasso – che introdurrà nel codice penale italiano il reato di tortura. Un ritardo inaudito a fronte di ciò che è accaduto a Genova.

L’incontro è organizzato da Qui Lecco Libera. Venerdì 26 settembre alle ore 21.00 presso la sala Ticozzi di Lecco, l’autore ripercorrerà questa vicenda di tenebra che è necessario però tenere sotto la luce della storia e dell’impegno civile. È un fatto emblematico di ingiustizia ma anche un invito fermo a introdurre in Italia il reato di tortura.