GOLPE AL PRINCIPATO DI SEBORGA:
I FRANCESI INSIDIANO IL TRONO
DEL LECCHESE MARCELLO I

marcello I seborgaPRINCIPATO DI SEBORGA – I francesi stringono d’assedio il tranquillo Principato di Seborga. Potrebbe essere una storia d’altri tempi, invece è quello che sta succedendo in queste ore nel piccolo borgo nell’entroterra di Bordighera, nell’estremo ponente ligure. Un tentativo di colpo di stato (non violento) guidato dal francese Marcel Mentil sta mettendo in bilico il trono di Marcello I, nato a Lecco il 12 maggio 1978 come Marcello Menegatto.

Secondo una nota pubblicata sul sito ufficiale del Principato, a Mentil – Rappresentante Generale del Principato in Francia – è stata revocata la cittadinanza, dopo che è stato scoperto un sito, www.principautedeseborga.com, intestato al figlio di Mentil, il quale “ha rivelato in maniera evidente un tentativo di colpo di Stato nel Principato. In tale sito – prosegue la nota -, che si spaccia come sito ufficiale, sono riportati quali Principe di Seborga e Ministri i nomi di persone del tutto estranee al Principato, prive della benché minima legittimazione democratica e sconosciute agli stessi Seborghini, nonché una Costituzione totalmente diversa dagli Statuti Generali vigenti a Seborga e regolarmente votati dai Cittadini e leggi e decreti assolutamente arbitrari e mai votati da nessuno“.

seborga bandieraLo Stato italiano non ha mai riconosciuto l’esistenza del Principato di Seborga, e l’autonomia del borgo ligure è vantata dai sudditi di Marcello I in maniera del tutto goliardica nonostante l’apparente serietà dei toni.

Nel 954 il borgo venne ceduto dal Conte Guidone di Ventimiglia ai monaci benedettini dell’Abbazia di Lerino, divenendo Principato nel 1079. Nel 1729 i monaci vendettero il borgo a Vittorio Amedeo II di Savoia, eppure l’atto di vendita non fu mai registrato e prevedeva che il Principato sarebbe rimasto patrimonio personale del Re, senza essere annesso al Regno di Sardegna. Inoltre l’atto di vendita riguardava il semplice possesso dei territori di Seborga e non la sovranità su di essa, alla quale il Re di Sardegna ha sempre rinunciato, limitandosi ad esercitare sul Principato di Seborga lo ius patronatus (il re era cioè semplice Protettore del Principato e non Principe), peraltro cessato nel 1946 con l’esilio dei Savoia dall’Italia. Da ciò consegue, secondo i seborghini, che “nel 1815 nessun documento del Congresso di Vienna riporta Seborga come facente parte del Regno di Sardegna e l’annessione, nel 1861, al Regno d’Italia e, nel 1946, alla Repubblica Italiana è pertanto da considerarsi unilaterale ed illegittima“.

seborgaMarcello I, figlio di un industriale tessile brianzolo, è cresciuto tra Lecco e la Svizzera, prima di trasferirsi nel Principato di Monaco. Grande appassionato di motonautica, dal 2002 al 2004 è stato Console Onorario della Repubblica di Panama a Montecarlo. Dopo aver fondato un’impresa edile specializzata in costruzioni di lusso, nel 2005 aquisì, oltre a quella italiana, anche la nazionalità seborghina, acquistando un ranch con molteplici specie di animali, tra cui quindici cavalli purosangue, dei quali è appassionato insieme alla moglie. In seguito alla morte del principe di Seborga Giorgio I, Marcello si candidò a diventarne successore e il 25 aprile 2010 batte la concorrenza di Gian Luigi Morgia e viene proclamato principe.

Ora però il suo trono sembra essere in bilico minacciato dal perfido Mentil che con la spregiudicata mossa di creare un sito parallelo sta seriamente attentando alla pacifica vita del piccolo borgo. Riusciranno i seborghini fedeli all’impavido Marcello I a resistere all’assalto francese?

Michele Castelnovo