GOLETTA DEI LAGHI:
A LECCO SEI PUNTI SU OTTO
SONO INQUINATI

goletta dei laghi 2013LECCO – Ben 12 punti su 16 sono inquinati nelle acque del Lario. Nel Lecchese addirittura sei su otto. Lo rivelano le ricerche della Goletta dei laghi di Legambiente, giunta quest’anno all’ottava edizione. “Nelle nostre analisi  – spiega Simone Nuglio, responsabile del progetto – cerchiamo soprattutto la presenza di enterococchi ed eschericchia coli nell’acqua del lago. La situazione nel Lago di Como è cambiata di rispetto agli altri anni. Ci sono tre punti inquinati e ben nove fortemente inquinati. Solo quattro sono nei limiti”.

Negli otto punti in provincia di Lecco solo la spiaggia LC45 di Dorio e la foce del Pioverna a Bellano hanno rilievi entro i limiti di legge. La foce del torrente Valle dei Mulini a Oro di Bellano è inquinata, mentre sono sei i punti fortemente inquinati: foce del torrente Meria a Mandello del Lario, foce del torrente Caldone a Lecco (vicino al Centro Canottieri), la foce del torrente Esino a Perledo, la foce del torrente Inganna e la foce dell’Adda, entrambi a Colico e la foce del Rio Torto a Valmadrera.

SPIAGGIA LAGO“Quest’anno ci sono alcune acque che sono migliorate, come a Dorio – spiega Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia -. Però quasi tutti i luoghi in cui abbiamo campionato erano vicinissimi a zone di balneazione e di fatto non c’erano quasi mai divieti nonostante alcune fossero zone molto inquinate. In ogni caso non per forza i batteri recano problemi sanitari alle persone, ma possono comunque farlo”. Il numero uno di Legambiente regionale spiega di come ci sia bisogno di attuare “investimenti imponenti per risanare i bacini lacustri e quindi tutelare la salute delle persone”.

Rita Cattaneo, responsabile del servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Asl di Lecco, sottolinea come “il nostro scopo è che il lago sia pulito”. “Noi facciamo analisi nei luoghi di balneazione, non vicino alle foci – continua -. Per quanto riguarda la balneazione i dati sono abbastanza buoni, tranne alcune zone a Bellano, Colico e Piona. Comunque la stagione balneare iniziata bene, monitoriamo anche le fioriture algali, ma fortunatamente non ci sono grossi problemi”. Sulla questione dei cartelli di divieto di balneazione Cattaneo spiega che l’Asl “spinge perché vengano posti i cartelli, ma sono pochi i Comuni della riviera che hanno risposto all’appello”.

Pierfranco Mastalli, presidente di Legambiente Lecco, ricorda che l’inquinamento non è per forza colpa dei Comuni. “La foce dell’Adda è inquinata – indica -, ma il Comune di Colico non può essere responsabile di tutto, perché ci sono scarichi in tutto il bacino”. L’assessore al Territorio del Comune di Lecco Martino Mazzoleni parla di “risultati poco lusinghieri”. “E’ un campionamento pregiudizievole – prosegue – perché cercando dove si ritiene ci sia una criticità poi la si ritrova. Comunque il nostro obiettivo è quello di monitorare meglio le acque per cercare di colpire chi inquina”.

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