LECCO – Un’altra settimana di sciopero ha praticamente bloccato le udienze penali del Tribunale di Lecco. La maggior parte degli avvocati penalisti lecchesi ha infatti aderito alla seconda astensione, dopo quella del 20-24 marzo, proclamata dall’Unione delle camere penali.
E ce ne sarà una terza, indetta nella settimana dal 2 al 7 maggio, per continuare a protestare contro la riforma del processo penale e di procedura di iniziativa governativa. Riforma contestata sia nel metodo, definito dai rappresentanti dell’Unione delle camere penali “profondamente antidemocratico”, sia nel contenuto.
Per quanto riguarda il primo aspetto gli avvocati criticano aspramente “l’uso dello strumento della fiducia ai fini della approvazione del Ddl da parte del Governo, che ha sottratto al Parlamento ogni possibile confronto su di una riforma che incide in profondità sull’intero sistema processuale e sull’intero ordinamento penale”.
Nel merito invece i punti che hanno trovato il totale disaccordo da parte dei penalisti riguardano la riforma della prescrizione e dell’istituto del processo a distanza: sono “riforme che incidono in maniera diretta e penetrante sulla natura stessa del processo penale, distorcendo gravemente il modello accusatorio del giusto ed equo processo”.
M. V.