MILANO – Dall’ispirazione cercata nella poesia di Dante fino alle canzoni di Gaber e Guccini, per arrivare alla selezione di artisti contemporanei, che danno forma nelle loro opere al desiderio. È il percorso seguito dagli undici studenti dell’Università Cattolica di Milano che hanno ideato e curato la mostra “I wish. Giovani e desiderio. Itinerario di arte e spiritualità”, l’esposizione che inaugurata questo pomeriggio nella Cripta dell’aula magna di largo Gemelli alle 16.30.
Tra gli undici studenti anche un lecchese, Alessandro Tonini. “È una mostra che la Cattolica organizza ogni anno grazie a una collaborazione fra il centro pastorale e il dipartimento di storia dell’arte – spiega Alessandro -. Quest’anno per la prima volta hanno chiamato degli studenti a curarla. Ci hanno proposto di collaborare in risposta alla lettera di Papa Francesco di gennaio alle università, visto che ha convocato il sinodo dei vescovi sul tema dei giovani per l’autunno 2018″.
“Abbiamo invitato nove artisti contemporanei – continua Alessandro -, li abbiamo seguiti, abbiamo scritto i testi critici: io in particolare ho seguito Nicola Villa, artista nato a Lecco ma che ormai da dieci anni vive a Genova”. Dunque due le presenze lecchesi alla mostra.
Gli studenti sono partiti dalla raccolta di testi letterari che li aiutassero a definire il desiderio: dal Canzoniere di Petrarca al Convivio di Dante, da Baudelaire alle canzoni di Gaber e Guccini, da Leopardi a Calvino, da Camus a Max Pezzali. I testi della storia della letteratura e della canzone, che hanno messo al centro della riflessione il desiderio, li hanno ispirati e aiutati a cercarne possibili traduzioni artistiche.
Il passo successivo è stato individuare gli artisti nel panorama contemporaneo: sia per confrontarsi sia per chiedere di esporre una propria opera o addirittura di crearne una ad hoc, in modo da costruire il percorso che si snoda tra i chiostri, gli ambulacri e i corridoi di largo Gemelli dove quotidianamente gli studenti si incontrano, studiano, chiacchierano.
Tra una ventina di proposte, sono state scelte nove opere e tutte interpretano i desideri dei giovani a confronto con una realtà complessa. Le installazioni (dipinti, fotografie, sculture) dialogano con i luoghi dell’università: l’opera di Elisa Leonini, i dipinti di Nicola Villa, le sculture di Marco La Rosa e i bassorilievi di Lorenzo Kamerlengo, le opere fotografiche di Sofia Bersanelli e Elena Canavese e, ancora, i quadri di Andrea Bruschi e Manuele Cerutti, fino all’opera dello streetartist Manu Invisible.