GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE, GATTINONI: “IMPEGNAMOCI PER LA PACE”

LECCO – Il 4 novembre è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, una data che evoca una pagina molto dolorosa della storia nazionale italiana. Anche a Lecco si è reso omaggio a chi ha lottato per unire e proteggere il Paese e a quanti ancora oggi in Italia e all’estero lavorano per la pace e la sicurezza.

Alla presenza delle autorità, si è tenuta la cerimonia per commemorare i Caduti per la Patria con la vicesindaco Simona Piazza che ha letto il messaggio scritto sindaco Mauro Gattinoni. Dopo i saluti di rito, ecco il messaggio: “Oggi ci riuniamo per celebrare una delle ricorrenze più significative per il nostro Paese: il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. È un’occasione in cui ricordiamo non solo i sacrifici di chi ha difeso la nostra libertà, ma anche l’importanza della nostra identità nazionale, costruita attraverso la storia. Lecco, come molte altre città italiane, ha un passato ricco di uomini e donne che hanno contribuito, con il loro sacrificio, alla costruzione dell’Unità nazionale”, le parole del sindaco.

“Non dimentichiamo le pagine di storia che ci uniscono, le battaglie combattute e le vite spese per garantire un futuro migliore per le generazioni future – ha continuato il messaggio – Un futuro di democrazia e libertà. Proprio 110 anni fa, nel luglio del 1914, scoppiava quella Grande Guerra che avrebbe portato a oltre 16 milioni di morti e oltre 20 tra mutilati e feriti. Una ferita enorme che, davanti agli orrori della contemporaneità, non può che interrogarci sulle atrocità delle guerre, sui massacri dei civili cui quotidianamente assistiamo, sulla totale mancanza di rispetto del diritto internazionale e di tutte quelle forme di protezione umanitaria create”.

“Per questo, come ogni anno, ci troviamo davanti al Monumento ai Caduti della nostra città, un simbolo che ritrae una donna, la Patria, con le ali ripiegate e il viso afflitto dal dolore: questa stele in granito non è un muto simulacro di quanti hanno perso la vita in battaglia ma, al contrario, un ammonimento perenne di cosa comportino le guerre e di quali costi abbiano avuto in termini umani, sociali, economici – ha scritto Gattinoni – Il ricordo dei tantissimi morti causati da quel primo grande conflitto, delle enormi sofferenze che tanti nostri concittadini subirono, deve spronarci verso quello che l’articolo 11 della nostra Costituzione definisce nel ripudio definitivo della guerra ‘come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali’. Deve spronarci a un impegno rinnovato per la pace. Una pace che viene garantita anche da migliaia di nostri concittadini e concittadine in servizio nelle Forze Armate in tutto il mondo all’interno delle operazioni delle Nazioni Unite: in questo senso, interpretando un sentimento diffuso e corale, desidero far arrivare la vicinanza a tutti quegli uomini e quelle donne della nostra nazione impegnati in operazioni di pace, in particolare a coloro che si trovano in Medioriente e al contingente in servizio nel sud del Libano, oggetto recentemente di un attacco inaccettabile”.

“Dobbiamo rivolgere il nostro pensiero soprattutto ai giovani, alle nuove generazioni: a loro dobbiamo trasmettere il valore della pace e l’importanza di difenderla, affinché possano diventare ambasciatori di tolleranza e di coesione sociale – ha scritto ancora il sindaco – A loro dobbiamo trasmettere la conoscenza delle conseguenze nefaste della guerra, a partire dalla testimonianza diretta di quelle storie di persone fuggite da zone di conflitto e che oggi, grazie anche alla generosità della nostra comunità, trovano rifugio nel nostro territorio. A loro dobbiamo trasmettere il senso dell’unità del nostro Paese e della nostra Repubblica, ‘una e indivisibile’ (art. 5 della Costituzione), ricordando sia l’importanza della valorizzazione delle autonomie locali sia l’appartenenza alla grande famiglia europea, casa comune della democrazia e di quei valori che hanno garantito oltre 70 anni di pace”.

“A loro dobbiamo trasmettere i volti e le storie di chi ha dato la sua vita per noi. Perciò, in conclusione di questa mattinata commemorativa, desidero citare le parole di un grande Presidente della Repubblica, Sandro Pertini: ‘Eleviamo in questo giorno il nostro pensiero a quanti combatterono e si immolarono per l’indipendenza e per la libertà, ai caduti della resistenza, a tutti i nostri fratelli che sacrificarono la vita per tali altissimi ideali: è una schiera innumerevole e gloriosa che ci guida nel nostro cammino, presente tra noi, vivente dell’esempio che ci ha trasmesso. Da loro traiamo auspici per il futuro, nella fierezza di esserne eredi, nella consapevolezza degli ardui impegni che ci attendono’. Viva l’Italia! Viva le nostre Forze Armate! Viva Lecco!”, ha concluso Gattinoni.