GALBIATE, SINISTRA LAVORO
PER LA GESTIONE PUBBLICA
DELLA RSA VILLA SERENA

La insensata asta per la cessione ai privati di Villa Serena è andata deserta per la seconda volta. Noi che siamo sempre stati nettamente contrari alla privatizzazione dei servizi sociosanitari, di fronte a questo nuovo costoso flop, chiediamo con forza all’Amministrazione Comunale di Galbiate e a tutti i Sindaci soci di questa RSA di rientrare dalla decisione orientata alla dismissione.

Come è chiaramente emerso anche dalla discussione alla Camera dei Deputati non più tardi di martedì 12 luglio 2022 in merito alle RSA, riteniamo importantissimo il ruolo pubblico di Villa Serena in quanto essenziale anche perché gli anziani saranno sempre più al centro delle misure sociosanitarie necessarie per far sì che la nostra società si possa definire civile.

Anche nel passato c’erano gli anziani, ma le famiglie che erano numerose riuscivano ad occuparsi di loro. Oggi purtroppo non è più così. Per fare un esempio il 44% degli over 65 con difficoltà dichiara di non aver adeguati aiuti perché non ci sono familiari che possono dare aiuto o perché scarse sono le risorse economiche. Per questo è di importanza fondamentale anche per il crescere esponenziale della popolazione anziana e fragile che le Istituzioni Pubbliche debbano garantire a tutti un adeguato servizio di assistenza sociosanitaria, in cui il contenimento delle rette e le rette stesse nei casi di bisogno siano totalmente a carico del Servizio Sanitario.

Nella sua mission Villa Serena può e deve essere sempre più una multiservizi pubblica anche come snodo di prossimità e di riferimento non solo per le persone fragili, ma per tutta la comunità. Non solo “posto dove mettere l’anziano”, ma “casa di comunità” con assistenza domiciliare integrata, pasti e lavanderia aperti all’esterno, poliambulatori e palestra fisioterapica assistita e quant’altro utile ai fini socioassistenziali.

Certo i Comuni soci di Villa Serena, ferma restante una nuova decisione tesa a mantenere la gestione pubblica della RSA, da soli possono fare poco, per le risapute difficoltà economiche dei bilanci comunali, rispetto a questa concezione di “casa comune”, per questo è altresì importante, a questo punto, che venga dato concretamente seguito all’orientamento assunto pochi giorni fa dalla Camera dei Deputati.

Per quanto ci riguarda nelle prossime elezioni regionali, a fronte delle insane politiche portate avanti dal governo regionale di centrodestra in materia di cronicità, assistenza e sanità, noi faremo con certezza la nostra parte, per far sì che venga data dignità ai diritti degli anziani, rivendicando una maggiore assunzione di carico economico della Lombardia nel settore delle RSA e delle rette, che ingiustamente vengono messe a carico degli anziani ricoverati anziché, come dovuto, a carico del Sistema Sanitario.

Francesco Coniglione
per coordinamento provinciale
Sinistra Lavoro