FUSIONE LARIO RETI IN A2A:
“STOP ALLA PRIVATIZZAZIONE,
A LECCO IL 90% HA DETTO NO”

acqua rubinetto 2La stampa nazionale e quella locale ci stanno dicendo che a breve si potrebbe concretizzare la fusione di Lario Reti holding con A2a. Fusione, e non è una cosa di poco conto, che vedrebbe passare il pacchetto azionario di ACEL, detenuto dai Comuni, alla multiutility A2a che è quotata in borsa e che quindi deve fare utili anche per gli azionisti privati.

Tutta questa insana partita, che andrà a cedere il controllo della nostra azienda pubblica, che è bene ricordarlo è economicamente sana, nonostante una gestione poco condivisibile, ad A2a che è una società non totalmente pubblica, in quanto opera in borsa, è giocata e sostenuta dal PD. Lario Reti Holding che oggi è una società totalmente pubblica vede i Comuni soci compartecipi nelle scelte gestionali, mentre diversamente con la fusione in A2a i nostri Comuni avranno poche possibilità di intervento rispetto ai servizi erogati, alla loro qualità e ancor più sulle tariffe.

Lario Reti Holding - Logo 2017

L’operazione LRH/A2a ha anche un riflesso nazionale molto rilevante che non va sottovalutato, in quanto va ad inserirsi nel piano di riduzione e di privatizzazione delle aziende pubbliche a suo tempo voluto fortemente dal Governo Renzi, che prima strangola gli Enti Locali per poi premiarli (con le briciole) quando sono disposti a (s)vendere pezzi fondamentali del loro patrimonio, costruito nel corso degli anni con i soldi dei cittadini.

Eppure c’è stata un’importante stagione a difesa dei beni comuni, dove anche nel lecchese oltre il 90% dei cittadini ha detto no alla privatizzazione dei servizi essenziali. Noi non ci arrendiamo all’idea che i Comuni che sono l’Istituzione più vicina ai cittadini rinuncino ad amministrare beni, che i cittadini hanno costruito ed affidato agli Amministratori Locali con il compito di controllare, gestire ed indirizzare le nostre società pubbliche, al fine di restituire alla popolazione servizi di qualità a costi contenuti e accessibili a tutti.

Noi non ci rassegniamo alla cessione dei servizi pubblici di LRH agli specialisti del profitto privato a discapito di quello pubblico, come nei fatti avverrà con A2a che è quotata in borsa. A2a che fra l’altro, come da notizie stampa del 13 luglio, vede coinvolti in un’indagine della Direzione Antimafia di Brescia alcuni suoi dirigenti per illecito incenerimento e tombatura di rifiuti.
Con calma, ma con determinazione, contando ottimisticamente sul fatto che, allargando la discussione, rendendola il più trasparente possibile e fornendo chiare informazioni, noi continueremo a lavorare per cercare di restituire così alle nostre collettività il diritto di poter dire l’ultima parola sulle decisioni fondamentali che riguardano i beni e i servizi di loro proprietà.

G.Carlo Bandinelli