FUGA DAL BIONE: I CLUB LECCHESI
‘SCAPPANO’ DAL CENTRO SPORTIVO

Centro Sportivo BioneLECCO – Il Centro sportivo Bione non tira più. E cosìi club della città, che storicamente si sono sempre allenate e hanno giocato sui terreni della struttura, ora stanno andando verso altri lidi. “I campi sono in pessime condizioni – afferma Tiziano Valsecchi, responsabile calcio dell’Asd Osvaldo Zanetti -, per non parlare degli spogliatoi. Tranne nella palazzina del campo 1, nelle altre strutture manca l’igiene e la sicurezza e noi non ce la sentiamo di mandare lì i nostri ragazzi, anche per rispetto degli avversari”.

Infatti gli atleti della società sportiva del rione di Castello, da un anno, invece di giocare a pochi chilometri da casa devono attraversare il lago e raggiungere i colli brianzoli. La prima squadra si allena a Ello e gioca le partite casalinghe al Centro sportivo Rio Torto di Valmadrera, mentre il settore giovanile fa tutto nel paese brianzolo.

“Si pensa solo alla piscina – prosegue -, mentre il calcio è abbandonato e il Comune non interviene, ma non si capisce il perché”. Il declino è stato lento e inesorabile. “Negli ultimi tre anni poi è peggiorato sempre di più. Però è un brutto biglietto da visita per Lecco, che potrebbe avere un centro di alto livello”.

E così le formazioni storiche del capoluogo lasciano il Bione. “Oramai i campi si stanno svuotando perché non si può continuare così e le società cercano posto altrove”. Come, per esempio il San Giovanni, che gioca le partite casalinghe al Comunale di Civate.

Il Rugby Lecco invece ha trovato spazio, ma ha dovuto muoversi per sistemare il campo un paio di anni fa. “Insieme a Sport management, la società che gestisce il Bione, avevamo lavorato per adeguare il terreno di gioca – spiega Stefano Gheza, presidente del club -: avevamo procurato il materiale, come la terra, la semina e l’impianto di irrigazione, e ci eravamo sobbarcati alcuni costi, non proprio leggeri. E ora siamo rimasti praticamente solo noi nel centro”.

Anche la società bluceleste chiede interventi da Palazzo Bovara. “So che fra poco dovrebbero attuare alcune migliorie. Il centro sportivo sarebbe ottimo, ma ci vogliono alcuni interventi per rimodernarlo perché ora è in fase di declino”.

Ogni anno la formazione di rugby chiede di poter allenarsi sul campo 2 e, puntualmente, la richiesta viene approvata. Ma ora si punta più in alto. “Abbiamo circa 300 atleti iscritti nella nostra associazione – sottolinea Gheza -, vorremmo poter usufruire sempre del campetto, per gestire meglio gli allenamenti di tutte le squadre. Così chiederemo di trasformare il terreno di gioco sia per poter praticare calcio sia rugby. Ovviamente a spese nostre”.

F. L.