FORZA ITALIA LECCO: “VIOLENZA E BULLISMO: TROPPO POCHI DENUNCIANO”

LECCO – Il Coordinamento Provinciale di Forza Italia Lecco commenta e denuncia le recenti pagine di cronaca del territorio lecchese. In particolare lo scorso 28 febbraio.

“Sono pagine di cronaca che non possono essere ignorate. ‘Violenza sessuale su minore, sfruttamento della prostituzione e detenzione di materiale pedopornografico, ritrovamento di immagini e video in cui erano ripresi minorenni duranti incontri sessuali di cui un adulto è accusato di essere il promotore’. E ancora un video di bullismo girato fuori da un istituto scolastico di Lecco. Tutto ciò nella Provincia di Lecco. Siamo qui!“. dice Forza Italia.

Violenza e bullismo non sono atteggiamenti che possono più essere tollerati – continua il comunicato – Sono sintomo di un malessere che permea nell’intera nostra comunità. Malessere del persecutore che non ha sviluppato mezzi di comunicazione efficaci e quindi ha interiorizzato che la forza sia il modo giusto per poter emergere. Malessere per chi è vittima di questi episodi, e non bisogna scordare che le denunce sono limitate rispetto ai casi che in realtà quotidianamente accadono. Essere vittima di violenza e bullismo può lasciare cicatrici indelebili. Provoca ferite da cui non sempre si guarisce e che possono condizionare la vita di queste persone per sempre. Malessere di chi assiste e nulla fa per fermare questi episodi, o addirittura registra e ‘mette in rete’, come se il numero di visualizzazioni contasse oggi più della singola persona e del suo bisogno di aiuto”.

“È necessario ribadire che l’atteggiamento di chi è presente e si sente dispensato dall’intervenire è grave quanto quello dell’aggressore – prosegue Forza Italia Lecco -. Non possiamo restare spettatori inermi di una società malata. E non basta dire: a me non è capitato. Perché le conseguenze si ripercuotono su tutti. Non sono appannaggio di pochi. È necessario che ognuno di noi si senta coinvolto in quello che accade nella nostra società: ciò vale ancor di più per chi fa politica attiva. Occorre continuare a promuovere una sinergia tra Famiglia, Scuola, Forze dell’Ordine e Politica. È indispensabile! Ognuno con le proprie competenze e le proprie responsabilità. Ma tutti concentrati nell’obiettivo di poter costruire una società civile, alla quale questi episodi non appartengono e non possono appartenere”.

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