L’operazione politica che ha recentemente consentito al centrodestra lecchese di riconfermare a Villa Locatelli una solida maggioranza attorno alla presidente in carica è stata il frutto di un confronto a volte anche duro ma leale fra i partiti che sostengono Alessandra Hofmann ai vertici dell’amministrazione provinciale di Lecco. Tale confronto ha consentito anche un’equilibrata redistribuzione delle deleghe ai consiglieri eletti, fra i quali ha brillato, dalle file di Forza Italia, dopo parecchi anni di assenza del partito Azzurro in provincia, l’elezione di Silvia Bosio, consigliere comunale di Calolziocorte e ora titolare di importanti deleghe in materia di cultura, beni culturali, pari opportunità e turismo.
Questo positivo risultato, che fa bene alla buona amministrazione della provincia ed è foriero di altri lusinghieri successi che certamente saranno centrati nei prossimi anni in favore dell’economia locale e dunque del benessere dei cittadini residenti, stride, però, con una serie di altri comportamenti di segno opposto che, parallelamente, pare si siano verificati sul territorio durante le trattative fra i partiti per il rinnovo dei vertici di parchi e comunità montane della provincia, ma anche di organismi che vedono la presenza nella stanza dei bottoni delle tre forze politiche che compongono il centrodestra lecchese, già in preparazione per la campagna elettorale del prossimo futuro per la riconquista del governo del comune di Lecco. Tali episodi, se effettivamente accaduti, mal si abbinerebbero all’auspicato spirito “di squadra” indispensabile per il raggiungimento del comune obiettivo.
In particolare, faccio riferimento a presunti accordi ed accordicchi che qualche partito di centrodestra parrebbe avere messo in campo, sottobanco, con la sinistra, pur di riuscire ad accaparrarsi poltrone o anche solo qualche sgabello da mostrare come trofeo ai propri sostenitori e questo non tenendo presente quanto sia invece importante l’unità del centrodestra e anche la lealtà fra alleati oltre al rispetto dei nostri elettori che ci vogliono vedere uniti e vincenti. Forza Italia, a questo punto, fa appello alla propria identità, appartenenza culturale, storia e radici politiche per ricordare quello che il nostro presidente Silvio Berlusconi ha sempre detto e cioè che prima viene la coalizione e la salvaguardia dell’alleanza di centrodestra. Le soluzioni di eventuali controversie ritengo, infatti, vadano discusse ai tavoli di coalizione senza sotterfugi ed evitando scorciatoie politicamente poco dignitose, che a lungo andare rischiano di minare la reciproca fiducia politica.
In questo contesto di chiarezza, anche per quanto riguarda il futuro ritengo che questi “tiri mancini”, che parrebbero essere stati posti in essere con la sinistra da qualche partito della coalizione, siano davvero pericolosi per la stabilità del centrodestra lecchese e pertanto, visto che certamente non mi sono dimenticato perché è nato l’accordo di centrodestra sul nostro territorio, ribadisco con forza che a questo ambiguo gioco al ribasso Forza Italia non intende partecipare per dignità propria e rispetto dei propri elettori che stanno sempre più riconfermando la loro fiducia allo storico vessillo di Silvio Berlusconi.
Segretario Provinciale
Forza Italia Lecco
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