FORMIGONI ANCORA INDAGATO: STAVOLTA PER LA DELIBERA
SU UNA DISCARICA DI AMIANTO

FORMIGONI

MILANO – L’ex governatore della Regione Lombardia, il lecchese Roberto Formigoni, è accusato di corruzione nell’ambito dello scandalo dell’impianto di Cappella Cantone (Cremona). Nel 2011 proprio il “Celeste” fu relatore del documento che dava il via al progetto; pochi mesi dopo veniva arrestato per una tangente da 100.000 euro l’assessore e vicepresidente Pdl del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani. Ma il politico vicino a Cielle ha sempre negato qualunque tipo di coinvolgimento nella vicenda.

Nel mirino degli inquirenti la delibera con cui la giunta regionale autorizzava la trasformazione del sito in discarica per scorie di amianto. In cambio di quella delibera, stando alla Procura, Formigoni relatore,  avrebbe ricevuto appoggi elettorali. Risultano indagati anche l’ex presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo Rossano Breno e il vice Luigi Brambilla.

Il sospetto della Procura è che Formigoni abbia indirizzato l’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli (arrestato per la stessa vicenda) verso persone a lui vicine per il via libera alla delibera. Per questo avrebbe agevolato la modifica regionale, facendo in prima persona il relatore – intervento decisivo malgrado l’opposizione da parte dell’amministrazione provinciale di Cremona, che temeva il rischio di inquinamento delle falde acquifere segnalato come possibile dai suoi tecnici.

 

 

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