LECCO – “No all’ingresso di rifiuti da altre province, ma soprattutto da altre regioni. E soprattutto i soci devono porsi la questione dello smantellamento del forno inceneritore”. Flavio Nogara, segretario provinciale della Lega Nord, scrive una lettera dove indica la posizione del partito su Silea.
E, oltre a promuovere il federalismo dei rifiuti, dice di condividere “la posizione di Rifiuti zero di procedere con un’indagine epidemiologica per verificare la qualità dell’aria e le conseguenze sulla salute dei cittadini”. Ma soprattutto si rallegra perché l’Amministrazione comunale di Lecco ha appoggiato la richiesta fatta dal Carroccio tre mesi fa.
Ecco la lettera completa.
Apprendiamo con positività che dopo tre mesi dalle richieste della Lega Nord, anche il comune di Lecco, 5 Stelle e Appello per Lecco compresi, abbiano condiviso la nostra posizione e la posizione di Rifiuti zero di procedere con un’indagine epidemiologica (di quale tipo sarà comunque opportuno discuterne) per verificare la qualità dell’aria e le conseguenze sulla salute dei cittadini dalla presenza del forno inceneritore di Valmadrera.
Ma l’Assemblea di Silea non deve solo valutare l’opportunità di questa indagine come richiesto blandamente dal comune di Lecco, bensì deve imporre a Silea, il cui organo direttivo è sotto il libro paga dei cittadini lecchesi, che nessun investimento dovrà essere fatto fintanto che l’indagine epidemiologica darà il proprio responso. Si fermino le spese in progetti costosi finché non saranno noti i dati di questa indagine: stiamo parlando della nostra salute!
Anche se qualcuno probabilmente pensa sia più importante un business economico per pochi! Per la Lega Nord NO. E da parte della Lega Nord un NO deciso ad un’alimentazione di un impianto di teleriscaldamento con i rifiuti, NO all’ingresso di rifiuti da oltre confine della nostra provincia e soprattutto da oltre i confini della Regione Lombardia. Visti i dati e gli obiettivi di aumento della raccolta differenziata e la possibilità di incrementarli, un forno inceneritore che bruci solo i rifiuto residuali della provincia di Lecco è troppo piccolo e anti economico, per cui oggi è necessario mettere in discussione non l’esistenza di Silea ma la necessità da i prossimi anni di un forno inceneritore.
Oggi quindi i comuni soci devono porsi la questione dei tempi e dei modi per lo smantellamento del forno inceneritore, chiedano quindi a Silea uno studio tecnico/economico che vada in questa direzione, preso atto che già oggi la sovracapacità di incenerimento complessiva degli impianti in Regione Lombardia è pari a 580mila tonnellate/anno e che gli obiettivi dell’economia circolare porteranno a diminuire l’indifferenziato. Il progetto di Teleriscaldamento si caratterizza sempre più come la scelta obbligata per continuare ad alimentare un forno, che non sarà più un male necessario per i lecchesi, ma un business per rifiuti provenienti in gran parte da altri territori.
E’ necessario inoltre, e lo ribadiamo con forza, che tutte queste scelte, progetto di teleriscaldamento compreso, devono essere poste all’ordine del giorno in tutti i consigli comunali dei comuni soci, per rispettare il principio del controllo analogo imposto dalle normative vigenti (art. 42 testo unico dlgs 267/2000) . Questo devono chiedere i comuni soci a Silea per il bene della salute e delle tasche dei propri cittadini!
Flavio Nogara
segretario provinciale di Lecco Lega Nord – Lega Lombarda