LECCO – Potrebbe essere una barzelletta, se non fosse che sul tifo, un po’ come sulla fede, non si dovrebbe scherzare. E così parlando della trattativa, che ormai dura da settimane, per la cessione della Calcio Lecco, i tifosi più che ridere attendono con ansia notizie confortanti. Ma ogni giorno che passa sono sempre più pessimisti, perché ormai l’indiscrezione che esce quotidianamente, ovvero che “sarebbe tutto pronto per la vendita, manca solo la firma che dovrebbe arrivare a ore” è ormai una diventata una farsa.
Da metà giugno infatti l’amministratore Sandro Meregalli sta cercando di cedere il club, tuttora di proprietà di Daniele Bizzozero, travolto però da guai giudiziari. Sarebbero due le grosse trattative: una, pare con un kosovaro di stanza in Svizzera, naufragata dopo due comunicati stampa trionfalistici (ma sempre senza identità dell’acquirente); l’altra invece starebbe per concludersi – felicemente? – ma ancora non si sa con chi. Intanto però il pullman fortemente voluto dallo stesso Bizzozero un anno fa, oltre a condizionatori e panchine degli spogliatoi, si trova all’asta giudiziaria da settimane, i giocatori si stanno accasando in altre squadre (França è vicino alla Triestina) e non hanno ancora ricevuto i tre mesi di compensi arretrati.
Nel frattempo è iniziato, lunedì, il periodo dell’iscrizione al campionato di serie D e proseguirà fino a martedì prossimo. E per un ripescaggio in Lega pro bisogna prima essere in regola per il massimo campionato dilettantistico, ma i giorni scorrono inesorabili.
Motivi per essere positivi ce ne sono? Meregalli ormai attende solo la conclusione della trattativa, non vuole rilasciare dichiarazioni se non un timido “l’acquirente ha in mano tutti i documenti, attendiamo lui”. In questi giorni si è rivisto l’ex direttore sportivo Tiziano Gonzaga negli uffici di via don Pozzi e potrebbe rappresentare l’imprenditore interessato. Non lasciò un buon ricordo a Lecco e ci si ricorda ancora del suo litigio con Massimiliano Allegri quando quest’ultimo lasciò il Rigamonti-Ceppi dopo pochi giorni dal suo ingaggio, accasandosi a Sassuolo e iniziando così la scalata verso la sua grande carriera da allenatore. Ma di certo oggi i tifosi blucelesti vedrebbero l’ex dirigente come il salvatore della patria.
Una cosa è certa: la vicenda è destinata a chiudersi in questi giorni. Entro il termine delle iscrizioni si saprà se in maniera positiva o negativa.