FALLIMENTO CALCIO LECCO,
VALSECCHI: “IN MANO AL LEGALE
MA È DURA RIAVERE IL CREDITO”

corrado-valsecchi-leccoLECCO – “Stiamo cercando di recuperare qualcosa, ma non è stato possibile pignorare alcunché perché la Calcio Lecco non possiede nulla”. Ora che il fallimento di via don Pozzi si fa sempre più concreto, tutti i creditori si stanno gettando sul cadavere ancora caldo per cercare di ottenere qualcosa di ciò che gli è dovuto. Per dire la verità Palazzo Bovara è da qualche settimana che ha deciso di provare a recuperare, almeno in parte, i 170mila euro che deve incassare dal club.

“Prima abbiamo parlato con l’amministratore unico Sandro Meregalli – racconta l’assessore al Patrimonio Corrado Valsecchi –, poi visto che da quell’incontro non è accaduto nulla, ci siamo mossi con Equitalia, ma non c’era nulla da pignorare. E abbiamo provato anche con altre agenzie di recupero crediti”. Insomma, anche rivoltandola come un calzino la Calcio Lecco difficilmente ridarà soldi a fornitori, ex dipendenti, giocatori e istituzioni.

“Siamo nelle mani del nostro avvocato, Mario Pedrazzini, per capire che fare” assicura Valsecchi. Ma con ogni probabilità Palazzo Bovara sa benissimo di aver perso tutti i 170mila euro che ha, praticamente, prestato alla società. Il credito deriva dalle bollette pagate del Rigamonti-Ceppi pagate dal Comune negli ultimi anni, che era intestatario delle utenze dello stadio. “Poi a febbraio, fortunatamente – sottolinea l’assessore –, siamo riusciti ad arginare l’emorragia perché hanno fatto voltura e si sono intestati la corrente”.