ESPLOSIONE DI CASTELLO DELL’87:
LUNEDÌ I FIORI E UNA MESSA.
IL RICORDO DEL SINDACO BRIVIO

Commemorazione 30esimo strage CastelloLECCO – Domani, in occasione del trentesimo anniversario della tragedia di Castello, verrà esposto un omaggio floreale alla “Madonnina della trave”, la statua lignea realizzata con i resti delle abitazioni deflagrate e posizionata in corso Matteotti al 6, nel quartiere di Castello. A seguire, alle 18:30, la Santa Messa nella vicina chiesa parrocchiale.

“Un dolore che non può essere cancellato e che a distanza di 30 anni si fa ancora sentire tra i lecchesi – racconta il sindaco Brivio – Quanto accadde nel quartiere di Castello il 18 dicembre 1987, quando una fuga di gas distrusse completamente un edificio e danneggiò in modo significativo i dintorni, è ancora vivo nella mente e nel cuore di chi quel giorno ha assistito inerme a una tragedia che in un attimo ha spazzato via la vita di sei persone: i fratellini Andrea e Fabio Pizzardo con il loro papà Giancarlo, Rosaria Michetti, Alba Sandionigi e Serenella Bolognesi”.

esplosione castello“Ripercorrere le concitate e drammatiche ore di quella giornata ci mette di fronte alla crudeltà del destino che a volte ci colpisce ciecamente con tutta la sua furia – continua il primo cittadino -. Ritrovarci insieme 30 anni dopo, con chi ha vissuto sulla propria pelle quel terribile avvenimento e con chi forse è troppo giovane per ricordarlo e ne ha solo sentito parlare, è un modo per non dimenticare, per essere una comunità che sa stringersi sia nei momenti belli, sia in quelli più duri da affrontare e superare. Mantenere viva la memoria è un dovere civico, nel bene e nel male, una dimostrazione di vicinanza a chi ha perso tutto nella frazione di un secondo mentre si sentiva al sicuro, protetto, nella propria casa. Un piccolo segno di riconoscenza per chi in quelle ore si è dedicato anima e corpo nel salvare la vita a una madre, a un figlio, a un amico. Oggi, di quella tragedia restano le testimonianze raccolte dai cronisti del tempo, racconti che fanno ancora salire il nodo alla gola, e la “Madonnina della trave” realizzata con l’interno in legno di uno degli appartamenti rasi al suolo e realizzata da Carmelo Panzeri”.