ESCLUSIVA/ELEZIONI A LECCO,
IL CENTRODESTRA SI RICOMPATTA?
RIUNIONE IN CASA LEGA

LECCO – E’ bastato eleggere (pur se sul filo di lana) un segretario provinciale del Carroccio, che la situazione si è sbloccata. Parliamo di quella dello sfilacciatissimo centrodestra lecchese, tornato a parlarsi grazie all’iniziativa leghista – in particolare da parte di Emanuele Mauri. Il leader cittadino dei padani ha chiamato a raccolta nella sede di Corso Martiri le varie anime della coalizione che dovrebbe riuscire a trovare un candidato da opporre, nel 2015, a Virginio Brivio. Posto che per tutti il centrosinistra ripresenterà il sindaco uscente nella competizione per Palazzo Bovara.

Significativo, e molto, che da un lato a muoversi sia stata la Lega ma soprattutto che l’abbia fatto pressoché in tempo reale, ovvero all’indomani delle contrastate elezioni dis egretario e direttivo del livello provinciale. Più nello specifico, terminata la lunga era del “commissario” De Capitani son venute meno le riserve del Carroccio rispetto a quella parte del centrodestra accusata di aver contribuito al colpo di palazzo contro Antonella Faggi (compagna nella vita dello stesso De Capitani). Ed eccoli là allora, a discutere di come provare – se non altro – a contrastare l’ipotesi di un Brivio-bis. Sapendo che sarà imresa difficile, difficilissima e dunque che prima di tutto i vari Ncd, F.I, Lega e Fd’I dovranno mettere da parte veti incrociati, incomprensioni e differenze anche macroscopiche e saran costretti a fare squadra per tentare l’improba scalata al municipio cittadino.

Il primo gesto di buona volontà lo ha compiuto il padrone di casa: Mauri ha esordito quando suonavano le nove della sera dichiarando di non voler porre alcun tipo di pregiudiziale sul nome del candidato del centrodestra. E sorprendentemente tutti i presenti gli hanno fatto eco, dai Fratelli d’Italia presenti al duo Piazza-Pasquini per l’NCD a Virginia Tentori che rappresentava Forza Italia.

Maliziosamente si potrebbe dire che, a oggi, è facile non mettere bandierine e cercare di imporre candidature. Perché di nomi forti, nel centrodestra al momento non ce ne sono – non almeno sufficienti a contrastare Brivio. In modo più realistico, è il lavoro che quest’area politica deve svolgere quasi obbligatoriamente.

Costretti a stare insieme, almeno per provarci.

ElleCiEnne