LECCO – Un edificio di due piani, caratterizzato da un lungo portico sobrio ma elegante e nascosto dalla vegetazione. Così appare la nuova sede dei Vigili del fuoco nell’area del Bione, in riva al lago. Caratteristiche pensate appositamente per inserirsi nel modo meno invasivo possibile in una cornice naturale unica al mondo, e messe per iscritto in documenti del ministero dell’Interno.
Come più volte sostenuto, i pompieri lecchesi e i loro superiori reputano non più procrastinabile l’edificazione di nuova sede (leggi qui l’approfondimento) al passo con le necessità del nuovo millennio e le normative recenti in fatto di sicurezza ed equipaggiamenti. Nel progettare il nuovo Comando provinciale allora i vertici del Corpo hanno accettato la sfida di calare una struttura canonizzata da esigenze funzionali in un contesto paesaggistico-ambientale tra i più suggestivi ed evocativi del mondo.
Disposta su soli due livelli con una superficie totale di poco inferiore ai 2.000 mq e con perimetro rettangolare, la caserma non svetterà su altri edifici affacciati sul lago, e racchiuderà sia le aree operative che gli uffici, oltre all’alloggio di servizio per il comandante, spazi attualmente distribuiti in città in tre edifici non contigui, due dei quali gravanti per l’affitto sull’erario. Il colonnato visibile oltre la vegetazione dovrebbe essere ulteriore elemento qualificante.
Anche la torre per l’esercitazione è stata adattata allo specifico caso lecchese, preferendo allo scatolone verticale che caratterizza i Comandi e che spesso viene sottoutilizzato, una soluzione più agile, simile a quella riservata ai Distaccamenti, composta da un grosso palo cavo avvolto da una scala a chiocciola, coperto da un ombrello scenografico, allusivo di altre strutture rivierasche.
Il verde perimetrale servirà a conciliare la nuova struttura con la natura circostante. Nella fascia di terreno naturale a contatto con il lago viene conservata la flora naturale già presente; per il verde interno si è scelto di utilizzare comuni siepi di lauroceraso, soluzione poco costosa e di pressoché nessun impegno per la manutenzione.
Tra i vantaggi della nuova caserma, se dovesse sorgere come auspicato dai Vigili del fuoco nell’area a questo scopo destinata dal Demanio, ci sarebbe lo sbocco diretto sul lago. A tal proposito l’iniziale idea di un pontile esile e leggero, nascosto alla vista dei più e atto all’attracco dei piccoli natanti preposti al soccorso d’emergenza, attirò su di sé numerose e spietate critiche. Di conseguenza gli studi d’architettura del Dipartimento ministeriale hanno optato per una soluzione alternativa, altrettanto funzionale ma ritenuta ancora meno impattante paesaggisticamente. L’imbarcadero sorgerà quindi in zona protetta, interno al perimetro alberato, collegato al lago tramite un breve corridoio il cui ingresso potrà essere celato da ulteriore vegetazione, corridoio che ovviamente dovrà passare sotto l’attuale percorso ciclo-pedonale.
Un’ultima considerazione riguarda la superficie dell’area. Sebbene il piazzale noto come “area feste” misuri circa 14mila metri quadri, la nuova caserma dei pompieri di Lecco potrebbe svilupparsi su uno spazio non superiore a novemila metri quadrati, rendendo così disponibile ad altri interventi la metratura restante, come ad esempio allo sviluppo del centro sportivo comunale adiacente.
Cesare Canepari
LEGGI ANCHE
LA CASERMA NON S’HA DA FARE
IL DOSSIER 2015 SULL’OSTACOLATA
NUOVA SEDE DEI POMPIERI