I Promessi Sposi iniziano con questa famosa descrizione:
“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi…”
Perché “seni” e “golfi“?
A prima vista si tratterebbe di una ridondanza perché il golfo, assieme alle baie, alle rade, alle calette, è uno dei vari tipi di insenatura, di seno; quindi nella grande famiglia dei seni sono già inclusi i golfi.
Invece non si tratta di ridondanza ma della descrizione di una costa fatta di convessità della terra che sporgono nell’acqua, i “seni” del Manzoni, e di concavità, i golfi.
Questa interpretazione è avvalorata dalla frase che segue “a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli [i monti]“, che significa che quando i monti rientrano si crea un golfo del lago ma quando invece i monti si sporgono verso l’acqua allora si crea un “seno”.
Quindi Manzoni utilizza “seno” in modo improprio, come avviene nell’uso corrente.
Il seno è l’insenatura tra le due mammelle, descritto in anatomia come solco intermammario, cioè un vuoto.
Con il tempo la parola seno è passata a descrivere il pieno della ghiandola mammaria: seno e mammella sono diventati sinonimi e hanno dato origine a parole composte come senologia.
Ad esempio, nel Dizionario di Medicina di Treccani (2010), la senologia è definita la “branca della medicina che studia le funzioni e le malattie del seno, cioè delle mammelle”.
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Nicole Perlini e Giorgio M. Baratelli
Accademia di Senologia di Gravedona
Nicole Perlini frequenta la quinta Liceo Scientifico GB Grassi di Lecco e l’Accademia di Senologia di Gravedona, perché il suo sogno, dopo la maturità, è di iscriversi a Medicina.
Giorgio M. Baratelli è chirurgo senologo, direttore di unità di senologia dell’ospedale ‘Moriggia Pelascini’ di Gravedona (CO).