LECCO – Domenica 9 ottobre andrà in scena il sedicesimo sciopero dei ferrovieri di Trenord da marzo dello scorso anno. Più di uno sciopero al mese quindi. Si tratta dell’undicesimo causato da una vertenza locale sui turni di lavoro dichiarato dalle rappresentanze unitarie (RSU) di Cgil Cisl Uil e dell’Orsa.
“Tutto ciò nonostante la peggior puntualità nazionale e i recenti scivoloni della chiusura del passante milanese (che ha messo in crisi l’area metropolitana) e il ritiro dei nuovi treni “Colleoni” dalla Brescia-Parma lasciando i vecchi e inquinanti convogli degli anni Ottanta – continua Balotta -. A far cessare l’immotivato conflitto sindacale non è neppure bastata la firma del rinnovo del contratto di categoria di qualche mese fa. Nonostante il contratto prevede un aumento salariale medio di 110 euro e un’una tantum di 500 euro relativa al 2021. A cui vanno aggiunti 200 euro l’anno sul welfare sanitario, l’incremento dell’1% al mese a carico dell’azienda della quota destinata alla previdenza integrativa e un premio di risultato per il 2021 di 850 euro. Quale categoria oggi sigla i contratti e se li chiude li chiude con questi risultati?”.
F. A.