ELUANA ENGLARO AVEVA IL DIRITTO
DI MORIRE IN LOMBARDIA.
ILLEGITTIMO DECRETO FORMIGONI

eluana beppino englaroROMA – Eluana Englaro aveva il diritto di morire in Lombardia. Ieri pomeriggio il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla vicenda che vide la Englaro trasportata a Udine per eseguire la sentenza della Cassazione che autorizzava la sospensione del trattamento terapeutico e del sondino nasogastrico.

La Regione Lombardia, con decreto voluto da Roberto Formigoni, vietò la sospensione delle terapie che tenevano in vita Eluana. Ebbene, ieri il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimo il provvedimento assunto dall’allora governatore della Lombardia.

«È una sentenza importante sul piano del diritto. I magistrati stabiliscono che la regione era tenuta a fornire le cure alla paziente Englaro e che il diritto ad avere una cura comprende, in sé stesso, il diritto di interromperla» afferma l’avvocato e costituzionalista Vittorio Angiolini, che ha seguito la famiglia Englaro nella lunga battaglia giudiziaria per vedersi riconosciuto il no alle terapie che tenevano in vita Eluana contro la sua volontà.

Eluana quindi avrebbe dovuto trovare l’assistenza che le venne data a Udine anche in Lombardia, come il Tar aveva stabilito.

L’articolo su l’Espresso.

Qui l’annullamento dello stesso provvedimento regionale da parte del TAR Lombardia (da Corriere, 26 gennaio 2009)

ELUANA: HA LASCIATO CLINICA LECCO FRA LE PROTESTE
Le proteste alla partenza di Eluana dalla clinica lecchese
(foto ilMessaggero.it)

C. C.