LECCO – “L’apertura internazionale del sistema economico produttivo lecchese continua a crescere e gli scambi commerciali sono sempre più un punto di forza delle imprese locali”. Il presidente della Camera di commercio di Lecco Daniele Riva commenta così i dati recentemente diffusi dall’Istat e precisa: “Nel 2016 le esportazioni della nostra provincia sono state pari a 4,13 miliardi di euro (+1,2% rispetto al 2015, contro il +0,8% lombardo e il +1,2% italiano). Le importazioni ammontano a 2,44 miliardi di euro (+1,1%, a fronte del -1,3% regionale e nazionale). Il manifatturiero, e in particolare il settore metalmeccanico, rimane il ‘cuore pulsante’ della nostra economia: oltre un terzo delle esportazioni e delle importazioni ha riguardato la meccanica, quota di gran lunga superiore al dato regionale e nazionale (Lombardia: 10% per l’import e 15% per l’export; Italia: entrambi intorno al 10%). Nel metalmeccanico il “made in Lecco” rappresenta ben il 3,4% dell’export italiano”.
“L’apertura verso nuovi mercati, la creazione di reti e filiere ‘glocal’ – con i piedi ben piantati nel territorio e l’orizzonte internazionale – sono leve strategiche per le nostre Mpmi: quelle che si sono proiettate verso nuovi mercati hanno tenuto e consolidato le loro posizioni, hanno aumentato i fatturati, hanno assunto dipendenti, hanno realizzato investimenti. Guardare verso l’estero richiede, però, una forte spinta/investimento su innovazione e formazione”, commenta ancora il presidente Riva: “ambiti su cui la Camera con la propria Azienda L@riodesk continua e continuerà a dare il proprio sostegno al Sistema”.
Il saldo della bilancia commerciale lecchese – ovvero la differenza tra esportazioni e importazioni – nel 2016 è stato pari a +1,69 miliardi di euro (+1,3% rispetto al 2015). Anche il saldo italiano è positivo (+51,5 miliardi di euro, +23,2%), mentre resta negativo – seppur in miglioramento – quello della Lombardia (-2,47 miliardi di euro, +48,8%).
Oltre a Lecco, le realtà lombarde dove nel 2016 sono cresciute sia le esportazioni che le importazioni sono Mantova (rispettivamente +4,3% e +4,1%), Bergamo (+2,1% e +1,6%) e Monza Brianza (+0,9% e +5,1%). Le province dove l’export è salito e l’import è diminuito sono Lodi (+5,1 e -1,1%), Milano (+3,9% e -0,9%) e Cremona (+2,8% e -6,5%). Cinque territori evidenziano cali sia nelle esportazioni che nelle importazioni: Varese (rispettivamente -9% e -9,8%), Pavia (-8,1% e -5,9%), Sondrio (-2,5% e -7,7%), Como (-1,5% e -2,2%) e Brescia (-1,2% e -1,6%).
> CONSULTA IL DOCUMENTO INTEGRALE E LE TABELLE