MONTE PIAZZO/SIMONETTI: “L’ANAS SI RICORDI LA SP 72. E MAI PIÙ GALLERIE SENZA L’ARCO ROVESCIO”

SIMONETTI MONTE PIAZZODORIO – Nel discorso tenuto alla riapertura in pompa magna della Galleria “Monte Piazzo Nord”, il presidente facente funzioni della Provincia Stefano Simonetti ha espresso “soddisfazione per la conclusione di questi importantissimi lavori” ma non le ha mandate a dire ad ANAS e Governo.

“Durante questa emergenza la Provincia di Lecco ha più volte richiamato ANAS al rispetto dei tempi, per non penalizzare ulteriormente i cittadini, le imprese e il sistema turistico – ha dichiarato Simonetti -. Ora il prossimo obiettivo è quello della realizzazione del peduncolo di Dervio, utile a migliorare il collegamento con la SS 36 e tutta la Valvarrone. Chiedo in questa sede al Presidente Ciucci, insieme ai suoi collaboratori, di continuare nell’attenzione rispetto alla SS 36, oltre a quanto già fatto per la realizzazione del peduncolo, e di prendere in considerazione gli studi di fattibilità che la Provincia ha già realizzato: il completamento dello Svincolo di Piona, la realizzazione dello Svincolo di Mandello e del sottopasso ferroviario di Bellano, che andrebbe a migliorare definitivamente l’unico svincolo completo che oggi abbiamo sulla 36″.

Ma non è tutto: Simonetti ha aggiunto: “Come presidente f.f. della Provincia devo anche ricordare a tutti che questi disagi sono stati creati da una cattiva progettazione della galleria. In questo paese, caro Ministro, chi sbaglia le progettazioni non paga mai e gli viene pure riconosciuto l’incentivo alla progettazione! L’auspicio è che non ci siano più progettazioni di gallerie senza l’arco rovescio e che nell’ambito degli appalti integrati non ci siano più validazioni superficiali e situazioni economicamente critiche nel trasporto e smaltimento delle terre. Come Provincia nell’appalto integrato del peduncolo di Dervio vigileremo affinché le opere siano appaltate entro la fine del 2015 senza ulteriori costi per la nostra comunità. Oltre a ciò, l’auspicio è che ANAS possa completare quelle verifiche sulle incombenti pareti rocciose nella zona compresa tra le Caviate di Lecco e Abbadia Lariana, per cominciare un percorso che sarà sicuramente lungo, ma necessario, di valutazione e predisposizione di un progetto per bypassare i cosiddetti Torioni di Rialba, per evitare in futuro episodi di chiusura della 36, come avvenuto a gennaio, con il taglio in due della provincia di Lecco sul lato orografico di sinistra del fiume Adda e il conseguente isolamento della Valtellina”.

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