LECCO – Esposti i dati relativi al prelievo degli organi e tessuti all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco. La direttrice sanitaria Flavia Pirola ha chiarito sin da subito che nella nostra Asst si operano ad oggi unicamente donazioni “a cuore battente”, anche poco dopo la morte del paziente, in modo da prelevarne gli organi e i tessuti ancora perfusi. Oltre a questo tipo di prelievo, esiste quello “a cuore fermo”, che intende prelevare gli organi – specialmente i polmoni, poiché facilmente rigenerabili – anche dopo i canonici venti minuti di encefalogramma piatto nel paziente. Questa è una possibilità relativamente nuova e ancora poco diffusa, per cui l’Asst si è candidata al progetto regionale e si attiverà in un prossimo futuro.
Alessandro Dell’Oro, tecnico amministrativo per il prelievo organi, ha snocciolato quindi i dati che vedono, dal 2011 ad oggi, un totale di 353 donazioni di organi e tessuti, numero che sottrae un significativo numero di persone dalle liste d’attesa. Altro dato degno di nota è quello sui pazienti che si sono opposti di donare i propri organi: nel 2016, infatti, non si è presentata alcuna opposizione, il che denota una fondamentale e sempre più diffusa propensione alla donazione, che – aggiunge Lusenti – resta spesso l’unica terapia efficace per numerose insufficienze d’organo, poiché gli organi animali o quelli artificiali non si dimostrano duraturi e funzionati nel tempo, come invece quelli umani. Un ultimo dato che è bene sottolineare è quello sulla percentuale delle donazioni di cornee in relazione ai decessi: nell’Asst locale si attesta, per l’ultimo anno, all’11,26%, quando il minimo richiesto dalla Regione Lombardia è 10, numero che, comunque, numerose Asst lombarde non riescono a raggiungere.
Le opposizioni restano, ad ogni modo, un nodo cruciale per il prelievo di organi e tessuti: per fare fronte a questa resistenza il personale medico-sanitario instaura un rapporto di reciproca fiducia con i familiari dei pazienti. Resta però di fatto che, per sollevare i parenti da questa spiacevole scelta, sarebbe bene che ciascuno esprimesse, in vita, la propria volontà in merito.
Fra le novità per il futuro, la dottoressa Fumagalli, facente funzioni della Neurorianimazione, ha detto che la Regione si sta attivando per allargare il procurement di organi, al fine di reperire nuove fonti di organi e, quindi, di aumentare qualità e quantità di organi prelevati. A Lecco continuerà la collaborazione fra Asst e Aido, partirà poi il progetto Dcd (prelievo da donatore “a cuore fermo”), inoltre è prevista un’indagine sul territorio, tramite questionari, lezioni a scuola e serate d’incontro, per sensibilizzare la popolazione alla tematica, ma anche per scoprire cosa effettivamente si sa sul prelievo di organi e tessuti.
Da sinistra Stefania Bolis, Ufficio comunicazione Asst, Flavia Pirola, la dottoressa Fumagalli, il dottor Lusenti (ex primario di Rianimazione) e Alessandro Dell’Oro