ROMA – In questi giorni è stato raggiunto un importante traguardo per tutti coloro che credono sia giusto andare oltre l’anonimato di fronte alla donazione di organi, che permette ad altre persone di tornare a vivere.
L’onorevole Fabiola Bologna, deputata e neurologo al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha depositato in Parlamento la legge che, una volta discussa e approvata, permetterebbe ai parenti di chi ha donato gli organi e ai riceventi di conoscersi, andando oltre l’anonimato.
Dopo un lavoro impegnativo durato qualche mese, con l’atto del deposito è iniziato l’iter che si arricchirà sicuramente durante la discussione in commissione e poi in aula.
“Oltre a ringraziare tutti coloro che stanno supportando la causa, posso finalmente affermare che stiamo raggiungendo l’obiettivo prefissato. Sono felice che questo stia accadendo concretamente, la nostra battaglia ora è a tutti gli effetti una legge depositata”. commenta Marco Galbiati, fondatore dell’associazione “Il tuo cuore, la mia stella“.
Un anno fa, Galbiati era riuscito a conoscere il ragazzo che ha ricevuto il rene destro di suo figlio, tramite un appello sui social e afferma: “In un periodo di vita molto difficile è anche grazie a questo se ho avuto una serenità che ha fatto molto bene a me e alla mia famiglia. Penso sia importante dare la possibilità alla famiglia che dona e alla persona che riceve, se entrambi sono favorevoli, di conoscersi”.
“Non appena sarà pubblica la legge, sarà nostra cura diffonderne i contenuti per condividerli con tutti coloro che hanno supportato la causa” conclude Galbiati.