LECCO – Procedono i lavori della Commissione scuola del Comune di Lecco in vista del Consiglio comunale di lunedì dove sarà discussa la proposta di dimensionamento dei plessi scolastici dai quattro esistenti ai tre per l’immediato futuro elaborata durante gli ultimi mesi. La proposta scritta, studiata in giugno, verrà infine votata a ottobre.
L’assessore Salvatore Rizzolino ha riportato i pareri delle varie istituzioni che sono state interpellate sulla proposta del dimensionamento a tre istituti comprensivi del panorama scolastico lecchese e ha trovato il sostegno della maggior parte di esse. Provveditore, dirigenti scolastici e consigli d’istituto, degli istituti comprensivi attualmente esistenti, si sono espressi favorevolmente riguardo la proposta. Anche i comitati nati negli ultimi mesi per la difesa dell’autonomia rionale, hanno espresso il loro sostegno.
Le principali novità della proposta condivisa sono la fusione di Lecco 1 e Lecco 2, lo spostamento della scuola primaria Silvio Pellico di Malnago da Lecco 2 a Lecco 3, l’esclusione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di Ballabio da Lecco 1 e lo spostamento della scuola primaria de La Nostra Famiglia dall’istituto comprensivo Lecco 2 all’istituto comprensivo Lecco 3, per il già avvenuto trasferimento della sede della stessa.
Dopo il resoconto si sono espressi gli esponenti delle varie forze politiche relazionandosi direttamente con l’assessore: il consigliere Alberto Anghileri (sinistra), ha espresso i suoi dubbi e le sue perplessità sull’aumento delle iscrizioni agli istituti privati chiedendo un miglioramento del piano d’offerta formativa nelle scuole pubbliche; Filippo Boscagli (Ncd) si è detto favorevole alla proposta dei tre istituti comprensivi, e puntualizza che il problema non sta nella qualità dell’offerta quanto nel venire incontro ai genitori con gli orari; soddisfatta anche Anna Niccolai (Pd) per il lavoro svolto in questi ultimi mesi, ricordando a tutta la commissione i criteri seguiti di verticalizzazione e di territorialità nel dimensionamento; Alberto Negrini chiede infine all’assessore i motivi che hanno portato ad un minore dimensionamento del futuro Lecco 2.
L’assessore ha ricordato innanzitutto che oltre ai criteri di verticalizzazione e di territorialità si è tenuta presente anche la disgregazione delle criticità presenti sul territorio, quindi distribuendo nei tre istituti quelle scuole che hanno avuto problemi di iscritti. Ha ricordato però che sia il tema delle iscrizioni che quello delle strutture sono sì inerenti al dimensionamento, ma che in questa fase è il dimensionamento stesso l’importante, gli altri problemi, ci sono, ci saranno anche negli anni futuri e si cercherà una soluzione condivisa, ma solo a dimensionamento avvenuto.
“Per rispondere al consigliere Anghileri” afferma in conclusione l’assessore “dobbiamo evitare di parlare di concorrenza tra istituti statali e istituti paritari, perché il sistema d’istruzione italiano è unico, e basato su due polmoni, uno statale e uno paritario, e funziona solo se entrambi lavorano insieme”.
A.G.