LECCO – La lista “Democrazia è Partecipazione” si dichiara decisamente contraria alla prosecuzione del progetto del teleriscaldamento che è in discussione in questi giorni nell’assemblea dei soci di Silea.
Noi sosteniamo che il forno inceneritore di Valmadrera debba essere chiuso definitivamente entro tempi celeri e certi, non solo sulla base della constatazione che in Lombardia vi sono ben 13 inceneritori in attività e quindi vi è una capacità di incenerimento ampiamente sovradimensionata rispetto alla produzione dei rifiuti, ma anche perché – in linea con i principi dell’economia circolare sanciti dall’Unione Europea, che prediligono il riciclo e riuso e non l’incenerimento – occorre progettare urgentemente e realizzare un impianto di trattamento a freddo dei rifiuti e fabbrica dei materiali, per implementare un nuovo modello di gestione del ciclo dei rifiuti.
È necessario investire i circa 80 milioni di euro (o più), non nella realizzazione del faraonico progetto di teleriscaldamento ma, semmai, nell’ulteriore sviluppo dell’energia pulita e nell’efficientamento energetico degli edifici, pubblici e privati.
Abbiamo già presentato un ordine del giorno, che insisteremo affinché venga discusso al più presto in Consiglio Provinciale, in cui chiediamo di sottoporre a tutti i cittadini della Provincia di Lecco, mediante un referendum, la decisione se realizzare o meno un impianto di teleriscaldamento dipendente dall’incenerimento dei rifiuti.
Infine, pur concordando sul fatto che Silea sia una società pubblica preziosa e che va valorizzata, chiediamo tuttavia all’assemblea dei sindaci di Silea di dare disposizioni a chi amministra e dirige la società, affinché sia garantita maggior trasparenza, consentendo una piena consapevolezza degli atti che vengono compiuti non solo ai sindaci, ma anche ai consiglieri comunali dei Comuni soci.
Democrazia è Partecipazione