DECRETO SICUREZZA, ANGHILERI
DÀ A LECCO LA POSSIBILITÀ
DI SMARCARSI E SOSPENDERLO

LECCO – Lecco potrebbe unirsi al coro di città che si oppongono al Decreto sicurezza di fresca approvazione al Consiglio dei Ministri. Dopo Napoli e Torino infatti, approderà a Palazzo Bovara l’ordine del giorno firmato da Alberto Anghileri per chiedere anche all’ombra del Resegone la sospensione del provvedimento.

L’esponente di ‘Con la sinistra cambia Lecco’ invita “il Sindaco e la Giunta a chiedere al Ministero dell’interno ed al Governo di sospendere, in via transitoria fino a conclusione dell’iter parlamentare, gli effetti dell’applicazione del Decreto legge n.113/2018 e ad aprire un confronto con le città italiane, al fine di valutare le ricadute concrete di tale Decreto sull’impatto in termini economici, sociale e sulla sicurezza dei territori”.

Il testo del governo giallo-verde si contrappone nettamente alla strada percorsa in questi mesi dal Comune di Lecco, spiega Anghileri depositando l’Ordine del giorno, mettendo “in campo efficaci azioni volte all’implementazione di una solida e diffusa rete di accoglienza SPRAR e ad una equa e sostenibile distribuzione delle persone accolte su tutto il territorio provinciale”, inoltre “il variegato mondo del volontariato presente nel nostro territorio ha dimostrato per l’ennesima volta la sua grande disponibilità all’accoglienza e all’impegno per una reale integrazione dei richiedenti asilo”. Si aggiunga poi che “l’ANCI nazionale ha stimato in 280 milioni di euro i costi amministrativi che ricadranno su servizi sociali e sanitari territoriali e dei Comuni, in conseguenza delle previsioni del decreto in oggetto, per l’assistenza ai soggetti vulnerabili, oggi a carico del Sistema Sanitario Nazionale”.

Ecco quindi la decisione di Anghileri di offrire al Consiglio cittadino l’opportunità di smarcarsi dal Decreto.

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