DA MILANO A CALOLZIO IN BICI:
IL WEEKEND DI LES CULTURES

bicicletteMILANO – Da Milano a Civate in bicicletta. In occasione dell’Anno Nazionale dei Cammini, in collaborazione con la rivista Orobie, sabato 1 e domenica 2 ottobre un evento in cui il viaggio significhi riscoperta del nostro territorio. La ciclovia che costeggia l’Adda offre la possibilità ai cittadini di Milano e hinterland di intraprendere vacanze partendo direttamente dall’area metropolitana, riscoprire territori vicini ancora capaci di offrire spazi naturali ben conservati e sostenere le realtà legate all’accoglienza disseminate lungo il percorso.

Partire dalla città in bici o a piedi. Come moderni pellegrini pedalare o camminare con gli occhi aperti e i sensi attenti accompagnati da artisti, giornalisti, scrittori, cuochi, naturalisti, giovani imprenditori legati alla terra, che aiuteranno a ri/scoprire luoghi che, a pochi chilometri da Milano, possono ancora offrire un contatto con un mondo naturale ricco di sorprese ad occhi che sappiano guardare e vedere.

Un viaggio che permetta di riscoprire il seme antico della voglia di viaggiare lentamente. Un viaggio che permetta di riscoprire il paesaggio come insieme di mondi, minerale, vegetale, animale e non solo frutto dell’azione dell’uomo.

immagimondo 2016La partenza è prevista sabato 1 ottobre in Piazza Gae Aulenti a Milano alle 8:15, per le 12 è previsto l’arrivo a Trezzo d’Adda e la ripartenza per Brivio alle 14:30. L’arrivo del giorno uno è previsto alle 18 al monastero del Lavello a Calolziocorte. La serata verrà allietata con il concerto dei musicisti Carol Bergamini (violino) e Saul Casalone (organetto diatonico) e alle 21 verrà proiettato il docu-film “Al Gir di Sant” di Carlo Limonta.

Il giorno successivo vedrà la partenza dal monastero di Calolziocorte alle 9 e la successiva visita al giardino botanico di Villa de Ponti, alle 12 l’arrivo a Civate e alle 15 l’incontro con Massimo Pirovano che presenta presso la sala consiliare il suo libro Un antropologo in bicicletta.

Bicicletta, natura e divertimento. Pedalando in compagnia di personaggi di diversa formazione, dal mondo dello spettacolo alla cucina, dal giornalismo allo sport, dall’antropologia all’ornitologia.

Tra i “ciclisti” si annoverano: Silvia Tantardini, coordinatrice del festival Immagimondo; Ruggero Meles, scrittore e regista; Massimo Pirovano ciclista, antropologo, direttore del Museo etnografico Alta Brianza, per anni direttore del Museo della bicicletta al Ghisallo; Carlo Limonta filmaker, recente vincitore di una sezione dell’Orobie Film Festival con il suo documentario “Al gir di Sant”; Silvio Combi, artista; Saul Casalone, musicista suonatore di organetto diatonico; Carol Bergamini, musicista violinista; Umberto Isman giornalista, fotografo di architettura e paesaggi e di attività outdoor, ha al suo attivo collaborazioni con le più importanti testate di settore; Franco Lozza, reporter di Rai 3; Michelangelo Morganti, ornitologo, esperto naturalista; Emanuele Falchetti, vicedirettore della rivista Orobie; Claudio Trentani, rifugista dello storico rifugio Carlo Porta del CAI Milano; Agostino Agostinelli, presidente del Parco Adda Nord; Michele Sana, chef; Lodovico Cameroni, FIAB; Tino Mantarro, redattore al Touring Club Italiano; Paola Piacentini e Giorgia Battocchio per Radio popolare; Guido Morandini, regista ed urbanista; infine Andrea Rolando, urbanista e docente di architettura.

La pedalata, dalla partenza da Piazza Gae Aulenti a Milano, fino all’arrivo al Monastero del Lavello di Calolziocorte, è aperta a tutti. L’organizzazione non si assume la responsabilità dell’assistenza e non fornisce ospitalità ai partecipanti che si uniscono autonomamente.

Dopo la pedalata, Immagimondo offrirà per la fine del mese, esattamente il 22 Ottobre alle 21 presso il Teatro Fabrizio De Andrè a Mandello del Lario, lo spettacolo Mani Forti, realizzato da Alaa Arhseed con l’Adovabadan Jazz Band, all’interno di Immagimondo – Festival dei Viaggi, luoghi e culture.

Alaa Arsheed è un violinista siriano; è arrivato come altri centomila con solo i suoi vestiti addosso e un cellulare che si è rotto durante il viaggio. Aveva anche con sé il suo violino, l’unica cosa che ha sottratto alla furia della guerra, quando è scappato dalla Siria, per rifugiarsi a Beirut e poi arrivare in Italia.

Viaggi, in bici o per mare, entrambi contenuti nella rassegna 2016 di Les Cultures.