LECCO – Chiusa una porta si apre un portone, anzi tre. Riparte la stagione teatrale del Comune di Lecco e prosa, operetta e musica classica troveranno spazio in città, grazie a tre palcoscenici differenti: il cineteatro Palladium, il teatro Cenacolo Francescano e l’Auditorium Casa dell’Economia. “Come già anticipato, nonostante la chiusura del teatro, la programmazione teatrale non si ferma, bensì riparte con la stagione 2017/2018, forte di una nuova veste e il ruolo di punto di riferimento per gli eventi culturali in città – sottolinea l’assessore alla cultura, Simona Piazza -“.
Gli spettacoli cominceranno giovedì 9 novembre alle 21 con la prima rappresentazione “Totò e vicè” di Franco Scaldati, di scena al teatro Cenacolo Francescano e termineranno al cineteatro Palladium mercoledì 11 aprile con “Ombretta Calco” di Sergio Pierattini. Palcoscenico dei concerti di musica classica sarà invece l’Auditorium Casa dell’Economia con gli appuntamenti di lunedì 11 dicembre, mercoledì 24 gennaio, mercoledì 11 febbraio e mercoledì 7 marzo.
Il costo dei biglietti e degli abbonamenti ai quattro diversi percorsi culturali “prosa al Cenacolo Francescano”, “prosa al cineteatro Palladium”, “operetta” e “classica” sono acquistabili online e presso la biglietteria del Teatro della Società, aperta il lunedì dalle 14 alle 18 e il mercoledì dalle 10 alle 14, con una fascia oraria estesa rispetto agli anni passati. Inoltre, rispetto allo scorso anno, a parità di spettacoli, sono stati contenuti e addirittura abbassati i costi dei singoli ingressi e degli abbonamenti.
“Il Teatro della Società è in città”: teatro d’attore, teatro d’autore, stagione sinfonica e pomeriggi a teatro con nuovi palinsesti andranno in scena nelle sale teatrali della città grazie a una positiva collaborazione e sinergia tra Amministrazione comunale, il cineteatro Palladium, Camera di Commercio e Cenacolo francescano – ribadisce l’assessore Piazza -. Se le annose difficoltà in tema di spazi a Lecco richiedono tempo per la loro definitiva risoluzione, la cultura rimane un faro per la formazione, la crescita e la ricreazione dei cittadini, perché la cultura è cultura che vince!”.
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