CULTURA: GRANDE SUCCESSO PER “IL FASCINO DEGLI INTELLETTUALI”

FASCINO1LECCO – Bella e partecipata la prima iniziativa, dal titolo “Oltre le vette – il paesaggio lecchese tra natura e cultura”, organizzata da “Il fascino degli intellettuali” a Lecco allo “Homo Sapiens” di via Visconti – tanto da fare il tutto esaurito nel locale.

La serata si è aperta sulle note di Francesco Wilhelm, che con la sua bravura ha creato l’atmosfera giusta per introdurre la discussione. In seguito ha preso la parola Michele Castelnovo, ventiduenne di Civate, studente di filosofia all’Università di Milano, amministratore della nota pagina Facebook e direttore dell’omonimo blog. “’Il fascino degli intellettuali’ nasce su Facebook nel 2011 con l’intento di fare e diffondere cultura sfruttando gli strumenti offerti dai nuovi social media. Alla base del progetto c’è l’idea per cui la cultura non sia solo qualcosa che si apprenda sui libri di testo, ma anche una prassi attiva finalizzata ad un arricchimento reciproco”. La parola è poi passata ai due giovani relatori, Andrea Marini e Giulia Malighetti, entrambi collaboratori del blog.

Il primo, 27 anni e dottorando in Geografia alla Statale di Milano, anch’egli civatese, ha spiegato cosa si intende con paesaggio e con ambiente, e come questi concetti si definiscano in relazione al rapporto che l’uomo intrattiene con essi, venendo poi a concentrarsi su una dimensione strettamente locale, portando la funivia dei Piani d’Erna e il grattacielo ai Resinelli come esempi di buona e cattiva architettura rispetto all’integrazione con l’ambiente. L’intervento si è concluso con una digressione sul ruolo dell’alpinismo come esplorazione interpretativa del mondo e su come la questione estetica non possa scindersi dalla questione etica per il buon vivere dell’uomo nel rapporto col paesaggio.

FASCINO2Giulia Malighetti, calolziese di 20 anni e studentessa di Lettere classiche sempre alla Statale di Milano, ha trattato di alcuni scrittori e pittori, locali e non, che hanno affrontato il paesaggio lecchese nelle proprie opere, a partire ovviamente dal Manzoni, passando poi per Foscolo, Butta, Vitali e Morlotti, presentando analogie e differenze tra le opere, leggendo alcuni passi e mostrando al pubblico alcuni dipinti.

Dopo una breve discussione, l’evento si è chiuso nuovamente sulle note di Wilhelm, con la collaborazione del giovane musico Marco Salvadore.

“Sono veramente soddisfatto del riscontro che l’iniziativa ha avuto. Tante persone si sono complimentate per la buona riuscita della serata e questo non può che riempirmi di gioia, poiché vedo riconosciuto e premiato un lungo lavoro di preparazione da parte di tutto lo staff. La nostra è una realtà in crescita costante e diffusa su tutto il territorio nazionale, tanto che abbiamo collaboratori  che vengono anche dall’Emilia, dalla Liguria e persino dalla Sicilia. Abbiamo iniziato da Lecco perché è la città in cui tutto questo è nato, dove studiavo quando ho inaugurato la pagina su Facebook. Sono felice che tante siano stati i lecchesi interessati a discutere del nostro bellissimo paesaggio, sempre più minacciato da una speculazione edilizia mai doma: basti pensare solo al caso del previsto, ma fortunatamente scongiurato, resort sul lago a Varenna” ha spiegato Castelnovo. “Questa serata è stata solo l’inizio, ora abbiamo previsto un tour di presentazione del nostro progetto culturale in alcune città italiane, per portare on the road la nostra concezione di cultura, che è innanzitutto consapevolezza di non essere semplicemente un consumatore, come spesso la nostra società ci porta ad pensare. Studiare, ma ancor di più discutere, anche grazie a serate come questa, significa formare una resistenza passiva, che diventa attiva allorquando si smette di riconoscersi in una società che ha mercificato ogni più alta aspirazione dell’uomo”.