CROLLO DI ANNONE, LE MOTIVAZIONI DELL’ASSOLUZIONE DI SALVATORE (ANAS)

MILANO – “L’Anas non aveva responsabilità sul ponte, quindi Giovanni Salvatore deve essere assolto”: la V sezione penale della Corte d’Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza del 15 aprile scorso sul processo per il crollo del ponte di Annone, che ha riformulato il pronunciamento di primo grado del tribunale di Lecco.

Tre gli imputati: Andrea Sesana e Angelo Valsecchi, dirigenti della Provincia di Lecco, e Giovanni Salvatore a sua volta dirigente ma dell’Anas.

In Appello Valsecchi è stato condannato a un anno e 8 mesi e Andrea Sesana a un anno e 4 mesi: per quest’ultimo pena sospesa e non menzione. Salvatore è stato invece assolto.

Secondo i giudici della Corte d’Appello, la riqualificazione del reato da omicidio colposo a omicidio stradale sarebbe stata una forzatura. Il crollo di un ponte su una strada che provoca la morte dello sfortunato automobilista di passaggio non può dunque configurare il reato di omicidio stradale, bensì quello di omicidio colposo. E, in questo caso, è intervenuta la prescrizione. Poi l’Anas non aveva competenza sulla Provinciale, per questo è stata assolta.

RedCro