LECCO – “Davanti ad una situazione drammatica come quella di questo pomeriggio con il crollo del ponte di Annone viene spontaneo chiedersi cosa stia succedendo in ANAS”. Così, ad emergenza ancora in corso, Appello per Lecco apre una riflessione su ruoli e responsabilità di Anas.
I limiti sulla SS36, il caos viabilistico, durato ben tre giorni, a Lecco per lavori sul fronte di Pescate, del ponte Manzoni non comunicati alle autorità e alle Istituzioni locali ed ora, fatto ben più grave, il crollo di un ponte appena monitorato dai tecnici.
Forse vale la pena che i dirigenti ANAS ed anche noi iniziamo ad interrogarsi su quanto sta succedendo nella società, perché dal loro lavoro dipendono le nostre vite.
Forse è il caso che ANAS , anziché far sempre la voce grossa, affrontare con umiltà e professionalità un momento che non ci sembra foriero di buoni auspici per chi sulle strade ci sta tutti i giorni per lavoro o semplicemente per andare in vacanza.
Adesso è il momento del silenzio e del lutto, considerato che le notizie che arrivano parlano di un morto e alcuni feriti; ma subito dopo è giusto ricevere risposte da parte dell’Anas sperando che siano convincenti perché a noi sembra che la situazione negli ultimi mesi sia degenerata.
In ogni caso è evidente che dovranno essere accertate tutte le responsabilità che riguardano l’evento di Annone, ma occorre guardare, da subito, in casa ANAS perché la situazione oltre che imbarazzante sta diventando maledettamente pericolosa.