CRISI AEROSOL: NATA LA NEWCO,
SI STUDIA COME LAVORARE
MENO PER LAVORARE TUTTI

aerosol presidioVALMADRERA – Le vere buone notizie sono lontane. Sicuramente un po’ di ottimismo c’è alla Aerosol Service Italia di Valmadrera. Anzi alla Aerosol Pharmaceutical, la newco che prenderà il posto dell’azienda chimico-farmaceutica leader nel suo settore che da mesi è in crisi. Nei giorni scorsi i sindacalisti Nicola Cesana (Filctem Cgil), Massimo Ferni (Femca Cisl) e Celeste Sacchi (Uiltec Uil) hanno incontrato l’amministratore Giovanni Bartoli per capire il futuro dei 68 dipendenti che stanno aspettando ancora cinque mensilità arretrate.

Il morale non è dei migliori, ma come già annunciato qualche spiraglio di luce c’è. “Intanto è stata creata la nuova società – afferma Cesana –, non si è però ancora proceduto all’affitto del ramo d’azienda. Nel corso dell’incontro con Bartoli abbiamo detto che la nostra volontà è garantire il lavoro per tutti gli attuali dipendenti. Purtroppo la risposta non è stata positiva. Comunque prossimamente dovrebbe esserci l’affitto con l’ingresso di un nuovo socio. Quindi alcune persone saranno assunte dalla nuova realtà per lavori nel campo farmaceutico, altre rimarranno in quella vecchia per portare avanti i presidi medico chirurgici. Hanno dichiarato che per la Aerosol Service ci sarà lavoro per almeno un paio di mesi”.

Bartoli e i suoi collaboratori hanno quindi ideato alcuni piani per garantire occupazione nella newco ad alcuni lavoratori dello stabilimento valmadrerese. “In totale si parla di un numero compreso tra 34 e 48 dipendenti grazie al part time verticale – prosegue il sindacalista –. La nostra proposta è quella di ridurre le ore lavorate singolarmente per garantire occupazione a tutti i 68”. Il problema è che alcune figure professionali mancano tuttora in azienda. “Per esempio non ci sono un meccanico e un ingegnere” sottolinea Cesana. Quindi si dovrebbe procedere con le assunzioni.

Il rientro in azienda non è però così veloce come si pensava. “Bisogna attendere il via libera dell’Arpa – spiega –. Una volta ottenuta l’autorizzazione hanno specificato che entrerà il nuovo socio. Contestualmente il tribunale sta portando avanti il discorso del concordato”. La data indicativa di ripresa dei lavori è metà maggio.