Continua a crescere il numero di famiglie italiane all’estero: quasi 5 milioni a lasciare il Bel Paese
L’estero continua ad esercitare una fortissima attrazione nei confronti degli italiani: una verità confermata dalla ricerca condotta da Fondazione Migrantes, secondo la quale – ad oggi – sono quasi 5 milioni gli italiani residenti presso paesi stranieri, con una crescita rispetto al 2015 pari al + 3.7%. E la questione si fa ancora più seria, alla luce del fatto che è in aumento anche la percentuale di giovani in fuga all’estero, ad oggi pari al 36% del totale di emigranti. Approfondendo la ricerca, poi, si scopre che ad emigrare sono soprattutto gli uomini, con una percentuale del 60%, e le famiglie. Come tra l’altro sottolineato dal libro di Francesca Prandstraller “Vivere all’estero”, si tratta di una scelta che comporta diversi ostacoli, fra i quali le difficoltà logistiche ma anche quelle burocratiche: tutte conseguenze che necessitano di un grande coraggio e di una grande determinazione per essere affrontate. E se anche voi sentite che è giunta l’ora di fare un pensierino all’estero, vi faranno sicuramente comodo alcuni consigli.
Trasferirsi all’estero: come scegliere la destinazione?
Premesso che ogni caso potrebbe richiedere esigenze diverse, in base alla famiglia o al lavoro, va comunque detto che esistono delle destinazioni particolarmente apprezzate dagli italiani che si trasferiscono all’estero: soprattutto se parliamo dell’Australia, della Cina e della vicina Svizzera. Da non sottovalutare poi paesi come la Corea del Sud, il Canada, la Nuova Zelanda e persino il Qatar. Il motivo? Stili di vita nettamente migliori, sistemi fiscali più leggeri e remunerazioni più alte, insieme alla possibilità di trovare più facilmente lavoro.
Famiglie in fuga: come fare per trasferirsi all’estero?
Un trasferimento all’estero non è mai un’impresa facile, soprattutto se coinvolge una famiglia numerosa e se i piani lo vedono come un trasferimento permanente. Per non parlare, poi, di quando si sceglie una meta molto distante. Da questo punto di vista, il modo migliore per affrontarlo è rivolgersi ad una società specializzata in traslochi intercontinentali come BLISS Moving & Logistics, così da poter alleggerire il carico dei problemi logistici e anche burocratici, dato che sarà la società stessa ad occuparsi di tutte le pratiche del trasferimento. Inoltre, è anche consigliabile prendere lezioni di lingua e cominciare a studiare le tradizioni e le leggi del paese presso il quale ci si trasferisce.
Come affrontare il passaggio alla nuova cultura?
L’impatto con l’estero viene spesso reso molto complesso dalla costrizione di calarsi in culture alle volte lontane anni luce dalla nostra. Per questo motivo, è sempre il caso di prepararsi anzitempo sulla cultura del paese di destinazione, di aprire la mente abbandonando ogni stereotipo o pregiudizio, e di imparare quella cultura vivendola in prima persona, dunque senza mai rinunciare a calarsi in situazioni nuove e sconosciute. Una missione che potrebbe risultare più difficile con una famiglia a carico, ma che alla lunga potrebbe rivelarsi più piacevole e più facile da somatizzare proprio perché – al contrario di chi si trasferisce da solo – la famiglia può fornire quel supporto psicologico fondamentale nei momenti di scoramento e di difficoltà. Infine, anche la psicologia fa la differenza: cercate sempre di inquadrare una nuova cultura come un mezzo di crescita, e non come una limitazione.