Buongiorno,
vorrei portare alla vostra cortese attenzione una mia iniziativa che ha iniziato l’iter burocratico nelle scorse settimane.
Si tratta di rendere omaggio ad una figura a me molto cara, Sandro Pertini, Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985 e sicuramente uno dei più amati e ben voluti della storia repubblicana.
A destra: Pertini a Lecco nel 1976
Fra qualche mese si festeggerà il 40° anniversario della consegna della medaglia d’argento al valor militare alla città di Lecco avvenuta il 14 marzo 1976, che vedeva proprio Pertini oratore nella cerimonia avvenuta allo stadio Rigamonti. Una cerimonia a cui hanno assistito decine di migliaia di nostri concittadini. Io non ero ancora nato, ma leggendo le cronache dell’epoca, ho potuto rendermi conto di quanto quell’occasione ha contribuito a far nascere un feeling particolare tra il futuro presidente(a quell’epoca era presidente della Camera) e la città di Lecco. Nel cortile di Palazzo Bovara, sede dell’amministrazione comunale, è ancora oggi presente una lapide a commemorazione di quel giorno.
Subito dopo la sua morte, nei primi anni 90, durante l’amministrazione Boscagli, si era iniziato a discutere sulla possibilità di intitolare il Centro Sociale di Germanedo (ora Centro Civico) proprio a Sandro Pertini. L’iter, purtroppo, non venne completato a causa della prematura interruzione di quella consiliatura (erano gli anni della fine della prima repubblica).
Dato che quest’importante anniversario verrà ricordato anche nelle celebrazioni del prossimo 25 aprile, vorrei riproporre tale intitolazione. Qualcuno potrebbe definirla anacronistica, qualcun altro potrebbe non conoscere affatto Pertini. Alla prima obiezione risponderei che in questo momento dove si avverte una grande mancanza di ideali, la figura di Pertini spicca, anche se è passato tanto tempo, per la sua scelta di libertà e democrazia in nome della pace e del progresso. Non dobbiamo dimenticare inoltre la sua elezione a Presidente della Repubblica, con un quasi plebiscitario consenso delle camere riunite, ne è stato il giusto riconoscimento.
E per chi Pertini non lo conosce, potrebbe essere uno stimolo per documentarsi su chi è stato, quando ha vissuto, cosa ha fatto e cosa ha rappresentato per tantissimi italiani, magari partendo da una delle immagini più celebri che lo ritraggono, per poi andare a ritroso: dall’esultanza in Italia – Germania 3 a 1, la finale del Bernabeu ai mondiali di Spagna ’82, fino ad arrivare alla sua prigionia negli anni del fascismo, passando per l’assemblea costituente di cui fu membro.
Mi auguro vivamente che questa volta l’iter possa giungere a conclusione e che ci sia una convergenza unanime attorno alla persona di Sandro Pertini.
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Capogruppo comunale
“Appello per Lecco”
“Appello per Lecco”