VALMADRERA – Troppe dichiarazioni contraddittorie sulla chiusura dell’inceneritore, sul teleriscaldamento e sullo studio della ricaduta dei fumi. Attività che interessano la salute dei cittadini. L’accelerazione delle procedure per il il teleriscaldamento prima di avere i risultati definitivi e pubblici sulla ricaduta dei fumi e conseguente analisi epidemiologica, sono segnali preoccupanti per il Coordinamento lecchese rifiuti zero che lancia la raccolta fondi per finanziare uno studio indipendente sulla ricaduta dei fumi e porre fine alle contraddizioni, incertezze e mancata trasparenza.
È della salute dei cittadini che ci preoccupiamo e non di business – afferma Barbara Nasatti, presidente del Coordinamento – Va riconsiderata la gestione dei rifiuti improntandola sulle pratiche di riciclo previste dalla recente direttiva Europea, pratiche che rendono ancor più obsoleto un forno che già brucia per metà rifiuti non provenienti dalla raccolta urbana indifferenziata della provincia di Lecco.
I cittadini hanno chiesto di bloccare tutti i nuovi investimenti previsti per la realizzazione del teleriscaldamento in attesa dell’esito dello studio epidemiologico che consentirà di valutare la situazione sanitaria della popolazione residente nella zona di ricaduta fumi.
La chiusura del forno è già stata trasformata in “riconversione” e slittata dal 2029 al 2032 a causa delle modifiche del progetto di Teleriscaldamento. La correttezza verso i cittadini impone che si fissi definitivamente la data del 2024, che corrisponde all’ammortamento degli investimenti fatti. Nel frattempo i termini fissati dalla Regione per la messa in esercizio del teleriscaldamento sono ormai scaduti.
Abbiamo segnalato, tra l’indifferenza generale:
• i possibili conflitti d’interesse nell’affidamento degli studi sulla ricaduta dei fumi;
• che nessuna risposta ha avuto l’indicazione di inserire un epidemiologo di fama nazionale nel Comitato scientifico, a maggior tutela della salute dei Cittadini e dell’indipendenza dello stesso;
• che il punto di massima ricaduta dei fumi viene spostato (dati ufficiali) da Sud Ovest dell’impianto, a Est e ad Ovest, tralasciando Civate, Suello, Lago di Annone;
• che in barba alla delibera unanime del Consiglio Comunale di Lecco del 2015 quest’estate è stato accelerato l’iter del teleriscaldamento e ridotto il coinvolgimento a solo tre comuni anziché a tutti i Comuni Soci di Silea.
Per fare chiarezza e porre fine alle contraddizioni, incertezze e mancata trasparenza il CLRZ lancia una raccolta fondi per finanziare uno studio indipendente sulla ricaduta dei fumi che servirà per valutare l’impatto sulla salute provocato dal Forno.
Per saperne di più e per parlare con noi contattateci: E-mail: rifiutizerolecco@gmail.com
PER CONTRIBUIRE:
Bonifico bancario ai seguenti Iban del Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero:
Deutsche Bank : IT 29 J 03104 51180 000000820839
Poste Pay: IT 69 E 36081 05138 234861034882
O accredito diretto (in posta ) su carta Poste Pay 5333 1710 6945 6537
O presso i banchetti che nelle prossime settimane porteremo nei paesi.