OLGINATE – Il paese fantasma per eccellenza diventa il teatro per il Campionato mondiali di nascondino. Così Consonno è stato scelto per ospitare l’evento giunto alla settima edizione che ha portato centinaia di persone nella periferia di Olginate. Sono ben 66 le squadre provenienti da Italia, Francia, Belgio, Stati Uniti e Svizzera. I team sono stati suddivisi in quattro gironi, dai quali emergeranno 16 finaliste e una sola compagine vincitrice della Foglia di Fico d’Oro.
Un evento importante, ma allo stesso tempo goliardico, nato a Bergamo nel 2010 da un’idea di CTRL magazine ed è il primo campionato mondiale di specialità. Il nascondino infatti è un gioco praticato sin dalla notte dei tempi in ogni angolo del mondo, che ora è stato regolamentato e si sta diffondendo a macchia d’olio. Le gare si sviluppano in diverse manche, ciascuna delle quali è giocata da un componente di ognuno dei team che si nasconde nel campo, dietro alcuni ostacoli. La squadra di cercatori è invece fissa e neutrale ed è composta dai giocatori del Rugby Lumezzane.
Per ogni manche servono 60 secondi per trovare il nascondiglio e poi si esce allo scoperto entro il limite di tempo di cinque minuti toccando la tana (un morbido materasso sul quale tuffarsi) prima del cercatore. Il primo che si libera realizza 16 punti, il secondo 15 e così via. Chi viene eliminato dal cercatore totalizza 0 punti. Nullo è anche il punteggio per chi bara e chi non esce entro la sirena finale.
Il futuro del nascondino sembra roseo. Intanto perché è stato visionato dalla Commissione olimpica per Tokyo 2020, ma anche perché in futuro c’è l’obiettivo di ampliare gli appuntamenti. “Abbiamo intenzione di creare un circuito con varie tappe – spiega Simone Maffioletti di Plays, responsabile della parte sportiva della manifestazione – e Consonno potrebbe rimanere. Siamo stati trattati benissimo dal Comune e dalle associazioni”.
“Qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un raduno hippie post moderno” descrive Luca Falciola, capitano dei Nasconvino, uno dei 66 team in gara a Consonno. “Siamo cinque amici e ci siamo conosciuti a Milano – racconta –. Un giorno ho visto il volantino della gara di nascondino in un bar, mi è subito piaciuta l’idea di partecipare e ho coinvolto gli altri. Probabilmente eravamo tutti ubriachi quando ci siamo iscritti” scherza alludendo al nome del proprio team. Tra gli obiettivi dichiarati non c’è per forza la vittoria della Foglia di fico d’oro. “Puntiamo a essere la sorpresa del torneo, un po’ come il Sassuolo in Serie A”.
Chi si dice invece interessato al titolo, dichiarando subito poco impegno, è Chiara Manessi, leader dei Fighissimi, club di giovani provenienti da Gallarate, in provincia di Varese. “Siamo a Consonno perché ci è stato suggerito da un amico che ora si trova in Indonesia. E infatti la nostra squadra è l’unica con quattro elementi al posto dei cinque richiesti”. In ogni caso non demordono e cercano di scalare la classifica nonostante l’uomo in meno.
Il divertimento coinvolge anche i ragazzi stranieri presenti, che non si sentono discriminati dalla lingua. È il caso, per esempio, di Lucas e Yaguel, due giovani francesi provenienti da Montpellier. “Qui è bellissimo, ce la stiamo godendo – spiega il ragazzo –. Siamo arrivati al mondiale di nascondino perché lei mi ha voluto fare una sorpresa. E così eccoci qua in vacanza”.
Fabio Landrini