CONSIGLIO PROVINCIALE: STRASCICHI DELLA VICENDA VANNACCI, VIABILITÀ E TURISMO

LECCO – Un corposo consiglio provinciale s’interroga sul Cda della Fondazione Lavello e sul destino del presidente Monteleone, nominato dalla Provincia.

Il consiglio provinciale del 20 novembre, con ben nove punti all’Ordine del giorno, è stato introdotto dalla riflessione del vicepresidente Mattia Micheli sul recente femminicidio di Giulia Cecchettin, sottolineando l’importanza degli eventi di sensibilizzazione e prevenzione: per Micheli, “il nostro ufficio è che questi eventi non siano fini a sé stessi, ma che siano accompagnati dalla promozione di politiche di parità di genere; è fondamentale sensibilizzare giovani e adulti al rispetto della donna”. Il consigliere Paolo Lanfranchi ha auspicato che “l’atteggiamento degli uomini sia quello di non pensare alla donna solo un giorno l’anno, ma lottare contro la violenza di genere, stigmatizzando la donna-oggetto e la sessualizzazione ancora imperante in tv e sui social”.

Il question time si è poi aperto con alcune precisazioni dallo scorso consiglio provinciale sul quesito del consigliere Felice Rocca sull’edilizia scolastica, la formazione e l’istruzione: il consigliere Fabio Mastroberardino ha confermato che entro venerdì si chiuderà la gara per l’appalto della progettazione esecutiva dell’Its agrario Marco Polo di Colico e ha indicato che, per l’IISS Villa Greppi di Monticello Brianza, è stato fatto un sollecito per lo studio di fattibilità degli interventi, non ancora depositato ma garantito in prima stesura a dicembre.

Il consigliere Carlo Malugani ha evidenziato che all’istituto Fiocchi saranno limitate a due le classi prime dell’indirizzo di grafica, mentre sarà solo una all’istituto Badoni, a causa di un’offerta sul territorio maggiore della domanda; ha poi sottolineato l’importanza di “andare incontro alle richieste del territorio sugli istituti tecnici”, valutando situazioni del genere. Rocca si è detto “soddisfatto per la situazione del Marco Polo, un po’ meno per Villa Greppi, a causa dei tempi lunghi per lo studio di fattibilità” e ha chiesto “una visione d’insieme su tutte le problematiche di un edificio inadeguato; la zona di Monticello è a “rischio desertificazione”, per cui occorre un occhio di riguardo sul Casatese e sul Meratese all’offerta formativa per gli istituti professionali”.

Approvati i verbali si è discusso il contestato ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare “La Provincia – Territorio Bene Comune”: la violazione del codice etico della Fondazione Monastero del Lavello, nell’ambito della presentazione del generale Roberto Vannacci. Il gruppo, riprendendo le parole già pronunciate nel consiglio comunale calolziese dal capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo, ha chiesto la revoca della nomina della Provincia di Roberto Monteleone a presidente del Cda e l’invio dell’ordine del giorno agli altri enti di nomina, tra cui la Regione.

Il consigliere Giovanni Ghislandi, di Civici per la Provincia, ha preso la parola sottolineando “la contraddizione fra i contenuti del libro e i principi dell’attività della Fondazione Monastero: il Lavello è un luogo straordinario, una perla del territorio, e merita di ospitare eventi in linea con i principi della fondazione; sarebbe stato più semplice scegliere una sala qualunque per svolgerlo, rispettando così ciò che si può leggere già nella copertina del codice etico della Fondazione e nell’articolo 21 della Costituzione riguardo il rispetto dell’altro”.

Riguardo l’obiezione della maggioranza sulla presunta censura da parte della minoranza, Ghislandi replica che “non esistono censure al libro, nelle librerie è esposto tranquillamente in vetrina; nonostante ciò, ritengo alcuni passaggi inaccettabili, facendo mie alcune dichiarazioni del ministro della difesa Crosetto: su questioni sensibili un uomo di stato necessita di prudenza, pur nella libertà delle idee, e dobbiamo stare attenti a portare a oltranza la libertà di dire ciò che si vuole, poiché rischia di creare pericolosi precedenti e gli statuti possono diventare lettera morta. Il sentire comune – conclude Ghislandi – presenta una divisione al livello dei valori do fondo, dobbiamo offrire rispetto nelle opinioni ma anche ottenerlo”.

Il consigliere Fabio Mastroberardino, riprendendo l’intervento fatto al consiglio comunale calolziese, indica che “come Provincia non abbiamo apprezzato la scelta del Cda, ma come gruppo siamo contrari alla mozione perché crediamo si debba riflettere sul tema dell’opportunità di farlo al monastero e fare uno sforzo di oggettività sul richiamo che eventi del genere possano dare ad una location come quella del Monastero”. La linea generale della maggioranza è stata quella di sollecitare una maggiore attenzione del Cda riguardo eventi divisivi, in risposta al consigliere Lanfranchi, che ha sottolineato che eventi simili non si dovranno ripetere anche a causa del danno d’immagine.

Il terzo punto ha trattato l’approvazione delle linee generali e del contratto dell’Agenzia provinciale per le attività formative del 2024: il vicepresidente Micheli ha evidenziato “l’importanza di monitorare le scelte professionali in provincia per la formazione dei ragazzi; le scelte fatte testimoniano la grande attenzione della provincia all’Apaf, unite alle grandi risorse destinate allo sviluppo dell’attività formativa”. Il consigliere Ghislandi ha visto positivamente “la programmazione che affronta la questione delle risorse umane” sottolineando l’importanza del “monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi quadrimestrale messo nero su bianco, per cui attendo sviluppi”. Il consigliere Lanfranchi ha espresso voto favorevole su “linee di buonsenso, con il monitoraggio che va nel solco dei passati consigli provinciali”, evidenziando “l’importante vigilanza all’attività formativa e alla parte economica”.

Il consigliere Stefano Simonetti ha espresso voto favorevole, sottolineando l’importanza delle linee del Cda, l’attenzione ai conti della scuola, le verifiche sulla formazione; per Simonetti, “nella scorsa legislatura sono intervenuto sull’aspetto educativo, poiché la scuola deve continuare ad essere una fucina per i ragazzi insegnando il rispetto reciproco e i valori, affiancati all’offerta formativa e portati avanti con impegno dai modelli positivi degli insegnanti e degli operatori”.

Unanimità sulla “messa a disposizione al comune di Valvarrone di 30mila euro per effettuare interventi su un reticolo minore riferito alla SP67, per cui il comune si è incaricato di uno studio per sistemare annose problematiche di riversamento materiale di risulta da fronte sopra la strada; altri 270mila euro, per un totale di 300mila euro, sono stati stanziati per interventi analoghi sulle strade provinciali in altri comuni”.

Il quinto punto ha riguardato l’approvazione dello schema di convenzione tra la provincia e i comuni di Mandello del Lario, Perledo e Bellano per la realizzazione del percorso cicloturistico regionale “Pcir 3 Adda” e per il tratto Colico-Abbadia Lariana dell’itinerario cicloturistico “Brezza sull’Adda”, che dalle sorgenti del fiume arriva al Po; il vicepresidente Micheli ha chiarito che, “a seguito della convenzione con altri comuni del lago, grazie alla legge 9 la Regione ha stanziato fondi per 11 milioni di euro sui 15 milioni necessari per interventi su altri tratti cicloturistici, che hanno anche caratteristiche di messa in sicurezza della trafficata SP72; il progetto Brezza inoltre è importante perché connette la ciclovia ad altri mezzi come treno e battello, dando la possibilità soprattutto ai turisti di percorrere più snodi e vivere un’esperienza completa sul territorio”. Il punto è passato all’unanimità.

Al sesto punto l’approvazione della convenzione tra la provincia e il comune di Cortenova per una rotatoria tra via Trento e via Provinciale, sulla SP62; come spiegato dal vicepresidente Micheli, “la Provincia ha stanziato 200mila euro su 500mila euro totali per i lavori, grazie ai contributi delle aree interne: la rotonda sarà uno snodo importante per la Val d’Esino e l’intera Valsassina”. Il punto è stato approvato all’unanimità.

Il settimo punto ha toccato l’approvazione delle tarife per il 2024 di Villa Monastero, che la consigliera Fiorenza Albani ha spiegato con “il ritocco in aumento di alcune voci, l’accorpamento di altre per semplificare fruitori e uffici e la rivisitazione della voce sulle penali in caso di annullamento degli eventi; per il prossimo anno due sale saranno chiuse per lavori, alcuni arredi saranno migliorati, il locale segreteria sarà affittabile a 100 euro per utilizzare il pc e la stampante, la scontistica è stata rimaneggiata in base alle categorie, il costo orario della tensostruttura è stato aumentato, allestimento e disallestimento sono stati fissati alla quota forfettaria media di 300 euro, è stata inserita la tariffa per i servizi fotografici con il luopgo in esclusiva”. Le tariffe sono state approvate all’unanimità.

L’ottavo punto ha interessato l’undicesima variazione del bilancio di previsione 2023/2025, con il consigliere Davide Ielardi che ha specificato che “finora consiste in 1,5 milioni di euro sul 2023, 60mila euro sul 2024 e 30mila sul 2025”; tra queste, spiccano 60mila euro per le ciclabili e 60mila euro per gli arredi dell’Apaf, su cui il consigliere Rocca ha chiesto chiarimenti perché la struttura è di proprietà della Regione: il vicepresidente Micheli ha chiarito che, pur essendo la struttura della Regione, le spese per gli arredi rientrano nella gestione ordinaria da parte della provincia e le risorse alla regione sono da richiedere per interventi complkessivi sull’edificio. Il consigliere Simonetti ha aggiunto che, per le ciclabili, la somma è destinata ad una serie di progetti, tra cui uno studio di sintesi e uno studio delle intersezioni, riguardanti il percorso Tcp Verde. Per questo punto, l’opposizione si è astenuta dal voto.

Ultimo argomento del consiglio la sentenza di primo grado 95/2023 della Corte di Giustizia lecchese, per cui la società SC Lowy Pi ha chiesto alla Provincia il pagamento delle spese legali e dell’addizionale provinciale sulle accise dell’energia elettrica fornita nel 2010 e nel 2011. Il consigliere Ielardi ha comunicato che “la sentenza di primo grado ha dato ragione alla società, ma noi abbiamo impugnato la sentenza e siamo arrivati in commissione regionale; per il primo grado dobbiamo stanziare circa 6mila euro per le spese legali e l’addizionale”. Il consigliere Ghislandi ha sottolineato che, “al di là di spese legali, le addizionali in oggetto sono considerate ufficialmente “essenziali per il funzionamento degli enti locali”, per cui noi siamo beneficiari dallo Stato di fondi per la corrente e altre utenze; la situazione è di grave incertezza, perché tante province hanno contenziosi aperti simili a questo e c’è un vuoto legislativo, oltre ad un’incompatibilità con il diritto comunitario, poiché il concessionario non paga le addizionali e la provincia non ne è beneficiario”. Il punto è stato approvato all’unanimità.

Michele Carenini