COMUNITÀ MONTANA: FASOLI TENTENNA, RUSCONI PUÒ FARCELA. E IL PD NE ESCE A PEZZI

GALBIATE – Lascia delusi e feriti l’incontro “chiarificatore” sul futuro della Comunità Montana del Lario Orientale e della Valle San Martino. E tutto fa pensare che Antonio Rusconi otterrà la desiderata presidenza.

Lo scontro tra l’outsider Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, e Antonio Rusconi, assessore di Valmadrera ed ex senatore – il quale non molto più tardi di un mese fa si sarebbe aspettato la strada spianata verso la presidenza dell’ente con sede in Villa Ronchetti – non ha trovato una risoluzione pacifica.

Dopo una serie di riunioni informali che hanno però rinfocolato fazioni e contrapposizioni, ieri sera a Calolziocorte anche l’ultimo tentativo di evitare lo scontro è andato a vuoto e si entrerà dunque in Assemblea con gli animi ancora accesi.

Nelle ultime ore Riccardo Fasoli si sarebbe detto disponibile a fare un passo indietro se anche Rusconi facesse lo stesso, ma potrebbe trattarsi di un bluff per mascherare la mancanza di firme per la candidatura. Dall’altra parte il navigato plenipotenziario valmadrerese non sarebbe disposto a cascare nella trappola, anzi potrebbe approfittare della debolezza altrui per giocare a carte scoperte e conquistare la presidenza, come ventilato già da prima del voto di giugno.

In queste dinamiche a uscirne con i lividi sono le segreterie di partito, divise anch’esse in fazioni, su tutte quella del Partito Democratico letteralmente spaccata tra due candidature esterne ma entrambe, anche se in modo differente, nel mirino delle strategie del centrosinistra.

RedPol