COMUNE E CALCIO LECCO, È PACE?
GHEZA: “CI RINCONTREREMO”.
IL CLUB: “NO COMMENT”. E IL SITO…

Stefano Gheza assessore 2LECCO – Comune e Calcio Lecco si riavvicinano? Dopo la mancata presenza di Sandro Meregalli, amministratore unico del club, a un incontro a Palazzo Bovara con gli assessori Corrado Valsecchi (Patrimonio) e Stefano Gheza (Sport), la Giunta ha ripreso via don Pozzi per l’atteggiamento, giudicato irrispettoso. Ma i rapporti, ora, sembrano meno tesi. “Il dirigente si è scusato – spiega Gheza –, ha detto che non era stato avvisato dai suoi collaboratori”.

La riunione era stata voluta per trovare una soluzione alle infiltrazioni d’acqua presenti nella palestra di via Cantarelli, confinante con lo Stadio Rigamonti-Ceppi. I primi problemi erano stati segnalati da Gal e Circolo della scherma alla Calcio Lecco già a novembre 2015. La società si era assunta l’incarico di mettere mano al danno, ma non è mai stato fatto nulla.

“Meregalli ha promesso di organizzarsi direttamente con le associazioni e sistemerà le infiltrazioni – prosegue l’assessore allo Sport –. Anche perché si tratta della sostituzione di un paio di pannelli che si trovano nella tribuna sul lato di via XI febbraio”.  Però, probabilmente settimana prossima, i dirigenti blucelesti saranno chiamati a farsi  vedere in municipio. In primis per il debito, che in estate ammontava a 120mila euro, che via don Pozzi ha verso la città. “Vogliamo capire se ci sono problemi con il piano di rientro, ma anche la situazione societaria del Lecco, se ci sono effettivamente aggiornamenti nel club”.

Dagli uffici del Rigamonti-Ceppi fanno sapere che non concedono interviste telefoniche e si trincerano dietro a un “no comment” sulla vicenda, precisando che “ci sarà un comunicato prossimamente”. Una situazione poco tranquilla quella della società: se sul campo domenica sono tornati a vincere, fuori è ancora tutto da risolvere. Manca ancora la nuova proprietà e il Lecco è tuttora parte della Lario auto moto nautica rent riconducibile a Daniele Bizzozero.

Non solo. Nemmeno più il sito internet funziona. Una piccolezza in confronto agli oltre 700mila euro di debiti e la situazione precaria del club, ma certamente un pessimo biglietto da visita per una squadra che ha più di cento anni e simboleggia il territorio.