COME E’ CAMBIATA LA CULTURA ALIMENTARE TRADIZIONALE:
UN DVD LO SPIEGA

dalla fame all'abbondanza dvd (6)GALBIATE – Presentato martedì sera in Villa Bertarelli il dvd “Dalla fame all’abbondanza: la cultura alimentare tradizionale e le sue trasformazioni nella Brianza e nel Lecchese” a cura di Massimo Pirovano, direttore del MEAB (Museo Etnografico dell’Alta Brianza) di Camporeso, Galbiate. Un progetto realizzato grazie al contributo di Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Ecomuseo, Parco Monte Barro e che ha inoltre ottenuto, visto il tema trattato, il patrocinio di Expo 2015 e della REBEL (Rete Musei e Beni Etnografici Lombardi).

Come ha sottolineato il sindaco di Galbiate Livio Bonacina, che ha aperto la serata, è oggi forse in atto un ritorno alla cultura contadina e proprio per permettere a coloro che vogliano approfondire tali aspetti è nato questo dvd, fino ad oggi visibile solo nella sala dedicata alla cucina del museo galbiatese, ma in questi giorni già distribuito, come ha assicurato Clotilde Zucchetti, dirigente del settore Cultura, identità e tradizioni della Provincia, nelle biblioteche, nei comuni e nelle scuole dei paesi interessati.

dalla fame all'abbondanza dvd (7)Massimo Pirovano ha guidato il pubblico nella lettura di questo dvd che con 70 videoclip tratte da testimonianze orali, 170 immagini di oggetti oggi esposti al MEAB, testi, documenti sonori ecc. si configura più propriamente come un ipertesto. Partendo dalla cucina, ‘ca’ in dialetto, termine che sottolinea la centralità e la polifunzionalità di tale ambiente, si comincia un viaggio che tocca diversi aspetti della cultura del cibo. Il cibo è infatti una cultura a tutti gli effetti: quando lo si produce, lo si cucina e lo si consuma, così come sosteneva Massimo Montanari, storico dell’alimentazione, dai cui studi è mutuato il titolo di questa ricerca.

Nell’ipertesto si può così esplorare una vecchia cucina, cliccando sugli oggetti per averne una descrizione dettagliata (completa del nome del donatore, catalogazione, datazione e denominazione in dialetto), si possono però anche vedere foto d’epoca di ambienti di consumo alimentare: trattorie, ristoranti ma anche osterie dove i coscritti andavano a fare ‘baraca’, bisboccia. I testi scritti vengono arricchite dai racconti video dei testimoni e, sempre con tema cibo e bevande, si possono ascoltare canzoni (come i canti rituali per stemperare i rapporti tra suocera e nuora) e storie (come “Le castagne di Consonno”). Infine ci sono capitoli dedicati a come cambiava l’alimentazione nel corso dell’anno, nella vita di una persona, ma anche nel corso di una giornata, scandita da abitudini ben precise e in molti casi estremamente inaspettate (ad esempio con una colazione a base di pasta, minestra, latte, caffè e surrogati, anche per i bambini).

dalla fame all'abbondanza dvd (3)Già i folkloristi dell’800 avevano capito infatti che enormi differenze di cultura si riscontravano non solo muovendosi nello spazio, ma anche nel tempo: ne abbiamo la percezione parlando con persone di altre generazioni. La sfida è proprio quella di tentare di comprendere al meglio, mettendo insieme oggetti, documenti di archivio, testimonianze ecc, ma come è stato sottolineato si tratta ancora di una ricerca ‘aperta’ che cioè vorrebbe sollecitare ulteriori sviluppi.
Tra questi, è in programma per il prossimo anno scolastico, la creazione di un ebook destinato alle scuole con interviste ai ragazzi e schede che mettono a confronto le abitudini alimentari di oggi con quelle del passato, attraverso anche un ricettario che potrà essere aggiornato con i contributi degli studenti.

Chiara Vassena