CIVATE – La morìa di attività commerciali che da alcuni decenni ha investito il centro storico di Civate non accenna a placarsi: domani, 30 aprile, infatti chiuderà i battenti anche la storica edicola collocata esattamente al centro del paese, gestita dalla famiglia Gerosa.
In principio fu la bottega dei coniugi Maria Mauri e Dionigi Paracchi. Poi, 39 anni fa, l’attività fu presa in carico da Luigi Gerosa, mentre attualmente la gestione è affidata alle due figlie, Michela e Francesca. Già dall’estate 2014 si ventilava una prossima chiusura, rimandata poi all’autunno e infine alla primavera. Eppure stavolta l’edicola chiuderà davvero: gli scaffali si stanno già svuotando, per non essere mai più riempiti.
Le cause che hanno condotto alla decisione di cessare l’attività non sono difficili da scovare: da quando, alla fine degli anni ’80, la Black&Decker ha dismesso la produzione a Civate, infatti, il paese è diventato fantasma, abitato, ma non vissuto, dai residenti. Il centro storico è l’area che più di tutte ne ha sofferto.
Ora parte dell’attività dell’edicola verrà supplita dall’adiacente alimentari, uno dei pochi esercizi che ha saputo resistere nella waste land civatese. Quello che rimane è un paese il cui cuore economico e sociale è stato sventrato dalle ciniche leggi del libero mercato, che – si sa – non vede certo di buon occhio le piccole attività a gestione famigliare.
M.C.