CINQUE ANNI IN TRIBUNALE PER UNA LITE. MA LA FAMOSA LEGGE CARTABIA?…

LECCO – Cinque anni fa la lite con una persona che finisce in ospedale e il danneggiamento di un’auto poi l’inchiesta, il rinvio a giudizio con il fascicolo che rimpalla tra un giudice e un altro e ora la richiesta di accedere alla giustizia riparativa, seguendo un percorso in un centro di Milano.

Dopo il caso Morgan è la seconda domanda del genere che viene avanzata in tribunale a Lecco. A processo G.C., giovane rampollo di una famiglia bene dell’hinterland di Lecco il quale cinque anni fa aveva avuto una lite con un personal trainer che seguiva alcuni suoi familiari. Il trainer finì in ospedale per alcune contusioni riportate, così G. C. venne querelato per lesioni personali e per aver danneggiato l’auto di chi seguiva i suoi familiari.

Durante le varie udienze sono stati sentiti genitori e familiari, poi il fascicolo è passato a un altro magistrato e nell’udienza odierna è stato assegnato a un terza giudice. Il legale del giovane a giudizio ha avanzato la richiesta di accedere alla giustizia riparativa, prevista dalla legge Cartabia, che sarà definita in un’altra udienza a dicembre. Il processo proseguirà comunque.

Una domanda: ma il decreto Cartabia non doveva snellire l’iter processuale? Il processo che vede imputato il giovane lecchese conferma finora l’opposto.

A.Pa.