CHIUSURA DEL CANILE DI LECCO:
DA ENPA, LAV E ZAMPA AMICA
UN PROGETTO PER SALVARLO

LECCO – “Chiudere il canile di Lecco e disperdere i cani lì presenti in vari ricoveri? Questa sembra l’intenzione dell’amministrazione comunale di Lecco” si chiedono tre tra enti e associazioni. “Ma è una decisione che tiene conto del “ benessere” dei nostri amici quattro zampe, che hanno già sperimentato il dramma dell’abbandono?”

ENPA, LAV e ZAMPAMICA  di Lecco ritengono di no.  “I cani attualmente presenti nel canile di Lecco – scrivono le tre sigle – sono prevalentemente anziani, con acciacchi dovuti all’età e, magari, ad una storia personale che ha lasciato gravi ripercussioni anche comportamentali. Spostarli significherebbe provocare un ulteriore disagio, allontanarli da un ambiente ormai familiare, privarli dei volontari che da tempo si prendono cura di loro e che sono diventati un referente sicuro in una vita di abbandoni e di ferite psicologiche. Certo, l’attuale situazione del canile di Lecco non è ottimale , ma risolvere il problema semplicemente eliminandolo non è condivisibile”.

“Chiudere il canile di Lecco significa privare un’intera zona di un punto d’appoggio anche logisticamente comodo per far fronte ai problemi dell’abbandono, dello smarrimento accidentale del proprio cane, per favorire le adozioni dei cani abbandonati e così via. Invece di deciderne la chiusura si potrebbe pensare ad una “strategia” in due tempi: nell’immediato provvedere ad una manutenzione che possa permettere la prosecuzione dell’attività del canile (e in questo senso ENPA, LAV e ZAMPAMICA  hanno proposto all’Amministrazione comunale di Lecco un piano di interventi essenziali con il suggerimento di  attivare  anche una sinergia pubblico-privato) e, in prospettiva, realizzare  un canile nuovo in area idonea, magari affiancato  da un  gattile, necessario per affrontare  anche le  emergenze  legate al randagismo felino”.

ENPA, LAV e ZAMPAMICA hanno chiesto al sindaco di Lecco e agli assessori  e ai funzionari competenti un incontro, che sperano “possa essere concesso con urgenza, per discutere dell’intera questione nella speranza che si possa scongiurare la chiusura del canile e con essa l’eliminazione di un  servizio al territorio”.