CHIUSO, PARLA BRIVIO: “LA DONNA LAVORAVA PER LA CARITAS,
NULLA FACEVA PRESAGIRE…”

brivio virginio fascia sindacoLECCO – Intervistato da Radio Popolare in merito alla strage di Chiuso, il sindaco di Lecco Virginio Brivio ha fornito molti particolari importanti sull’accaduto: “Fa molto pensare l’uccisione in contemporanea di tre bambini, di tre soggetti deboli, persone che ovviamente non avevano nessuna responsabilità rispetto a fatica, tensioni familiari o sociali – ha detto Brivio. Il quartiere è modesto nelle dimensioni ma ha una sua identità nella nostra città. E’ una situazione come tante che magari non aveva un segnale evidente all’esterno in termini di richieste di aiuto sul fronte economico, lavorativo, dell’affitto: le persone abitavano in un alloggio curato, a quanto ci risulta rispettavano anche i pagamenti e tutto. C’era in corso una separazione – sembrerebbe a una prima ipotesi neanche tanto conflittuale – in questo sommerso fatto di relazioni faticose più che di bisogni materiali evidenti (anche se non escludiamo che poi ci siano state anche necessità di questo tipo) stamattina presto è successo qualcosa che ad ora è imponderabile, ma che certamente ci deve interpellare come comunità. In questo momento stiamo facendo tutto il possibile per non lasciare da sole le persone di fronte alle fatiche di tutti i giorni”.

“La donna – ha precisato Brivio – non era affidata ai servizi sociali, né per quanto ci riguarda ad oggi ai servizi sanitari o psicologici; aveva dei contatti con la Caritas locale, del quartiere e della parrocchia per bisogni di tipo diciamo così materiale, con alcuni lavori “informali” nei confronti di anziani e di situazioni di questo genere, peraltro svolti da quanto ci risulta con serenità, competenza e dedizione. Anche proprio negli ultimi giorni chi l’ha incontrata in questo volontariato informale non aveva rilevato nessun elemento di criticità che avrebbe fatto presagire quello che è accaduto questa mattina”.