LECCO – 420 sedie occupate e tanta gente seduta per terra in piazza Garibaldi per assistere ai documentari sulle spedizioni in Patagonia dei Ragni di Lecco. Segno del forte supporto e attaccamento dei lecchesi allo storico gruppo dei “maglioni rossi”
Dopo i saluti dell’assessore allo Sport, Stefano Gheza, il presidente dei Ragni, Fabio Palma ha introdotto le proiezioni della serata, chiamandone di volta in volta i protagonisti sul palco. Prima dei due documentari principali, un filmato dal titolo “Around 9A” incentrato sull’estetica del gesto dell’arrampicata 9A, il livello massimo di difficoltà, già raggiunto dal giovane ragno Stefano Carnati e “Rock in Lecco“, un video dedicato alle nostre montagne, ma viste da un’altra prospettiva, con riprese mozzafiato nei più bei posti di arrampicata lecchesi.
Sceso definitivamente il buio, è la volta della Patagonia, di due grandi avventure per cinque ragazzi e di immagini emozionanti per il pubblico. “Attesa come verbo comune dei due film” commenta Fabio Palma. Prima tappa: Mariposa. Ragni: Luca Schiera e Paolo Marazzi. “Un avvicinamento un po’esotico. I ragazzi cercano di usare meno mezzi meccanici possibili. C’è stata la scoperta del kayak e anche dei cavalli”. Risultato: una nuova via di circa 900 metri di sviluppo proprio allo scadere del tempo.
Seconda tappa: Cerro Murallon. Ragni: Matteo Della Bordella, David Bacci, Matteo Bernasconi. Un’attesa lunghissima per i tre: su tre mesi di spedizione solo quattro giorni di bel tempo. “Hanno avuto una grande tenacia, hanno avuto le balle di resistere” ha commentato il presidente. “El valor del Miedo“, il valore della paura è il nome scelto come nome della nuova salita, sulla parete Est, firmata dal trio, a 33 anni di distanza dalla splendida impresa di Casimiro Ferrari, Carlo Aldé e Paolo Vitali. La tensione e la concentrazione hanno infatti accompagnato i tre ragni nella loro impresa, costantemente minacciata da possibili e repentini mutamenti climatici.
PhotoCredits Ragni Lecco
C. S.