LECCO – Proprio come te la aspetteresti da uno come Virginio: felpata, tranquillizzante, pacifica, ecumenica, solidale: è l’apprezzata Newsletter del Sindaco di Lecco (con la S maiuscola), la numero 32 datata 1 settembre 2017.
Vi fossero sfuggite le precedenti 31, ecco che vi elenchiamo i bei titoli delle info briviane di ritorno dalle ferie:
-Dalle macerie di Accumoli un grido infinito di dolore
-Omaggio a Pio Galli: questa sera l’intitolazione della via
-Riprendono le consulenze gratuite in Municipio
-Vaccini: le informazioni necessarie fornite da ATS
-Mercoledì del cittadino in tour: prima tappa a Laorca
-Feste rionali, quante occasioni per stare insieme
-Auguri alla signora Carmela Chiloiro per i suoi 100 anni
-Grande concerto per il 40° della Consulta Musicale
-Fine settimana, gli appuntamenti in città e nell’hinterland
Ce n’è per tutti i gusti, o quasi. Tante belle news, gli appuntamenti, qualche riflessione. Manca però una cosuccia di cui si è molto parlato ad agosto: le sparate islamofobe, razziste e per qualcuno anche un tantinello deliranti del Suo (del Sindaco con la maiuscola) assessore Venturini. Quello delle “leggi urgenti e speciali, magari discriminanti o antidemocratiche” e blablabla. Tema sul quale il signor Sindaco ha poca, pochissima voglia di esprimersi.
Forte l’imbarazzo, lo comprendiamo, anche perché a differenza di qualche ex opinionista ora iperglicemizzato, è chiaro a tutti che se nella tua giunta uno fa discorsi così, quando devi affrontare temi collegati ad accoglienza, religioni, migrazione, razzismo ecc ecc ecc non puoi far finta che tutto vada bene. “Sì, dai, c’è Pierino che fa le puzzette ma non infastidisce più di tanto…”.
No, di (S)Venturini non si fa cenno nella rassicurante newsletter. Della simpatica centenaria e delle feste e festicciuole sì, di argomenti anche seri ma che non dividono (come non essere solidali con quelli Accumoli, chi può criticare l’intitolazione di una via a Pio Galli?…) mai e poi mai. E quindi, alla domanda lanciata a suo tempo a Brivio – e mai soddisfatta in forma ufficiale – ci rispondiamo da soli: dell’assessore razzista, il sindaco non ha voglia di parlare.
Quindi, se lo tiene così com’è.
Il tanfo di quelle parole magari verrà in qualche modo attutito dal sentore di acquasanta che sempre fa da sfondo olfattivo agli interventi del nostro caro, tranquillizzante primo cittadino. Male accompagnato, sì, ma tanto tanto sereno.