LECCO – Giornata intensa di lavoro quella di oggi per il Procuratore capo di Lecco, Antonio Chiappani, e per il Sostituto incaricato dell’indagine sui fatti di Annone, Nicola Preteroti.
Sul tavolo dei magistrati le molte carte riguardanti il clamoroso crollo del ponte sulla SS36 che ha portato alla morte del 68enne di Civate Claudio Bertini che transitava sotto il cavalcavia proprio al momento del crollo, a diversi feriti e a danni gravissimi alle infrastrutture ed alla circolazione, nel bel mezzo del lungo ponte a cavallo dello scorso fine settimana.
Si ipotizza che siano numerosi – alcuni dei quali in qualche modo “dovuti” – gli avvisi di garanzia che saranno notificati domani, venerdì, dalla Procura a varie figure coinvolte a titolo diverso nella vicenda del ponte distrutto. Quasi certamente l’intera catena di responsabili, gestori e “guardiani” di cavalcavia, strade (Provinciale sopra, Statale sotto) e circolazione dei mezzi pesanti sarà interessata dalle comunicazioni del palazzo di giustizia lecchese.
Avvisi che ovviamente non attribuiscono già delle accuse e tantomeno responsabilità precise ma hanno il compito di informare i destinatari che l’inchiesta in qualche modo li riguarda. “Avvisati” dunque, con ogni probabilità, dirigenti ma anche semplici dipendenti di Anas e Provincia di Lecco – in particolare chi di quel ponte si è occupato – ed eventualmente altri soggetti che avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza delle strutture al centro del disastro ci venerdì scorso.
L’inchiesta si prospetta lunga, complessa e non senza zone d’ombra. A ore le prime importanto novità.
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